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·5 ottobre 2025

Lombardo rivela: «Ausilio mi portò all’Inter dalla Pro Sesto, ma poi…»

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Le parole di Matteo Lombardo, ex calciatore dell’Inter, sulla sua esperienza ed il trasferimento in nerazzurro. Tutti i dettagli

Il Corriere dello Sport dedica oggi un approfondimento a Matteo Lombardo, ex calciatore dell’Inter e oggi dirigente e allenatore dell’Under 23 dell’Al Ain, una delle società più importanti degli Emirati Arabi Uniti. Nel corso dell’intervista, Lombardo ha ripercorso le tappe principali della sua carriera, svelando anche un curioso aneddoto legato alla sua esperienza da giocatore, che ha segnato la sua visione del calcio e il modo di vivere la panchina.

RITIRO DAL CALCIO GIOCATO – Poi mi ruppi tibia e perone, mi fermai un anno e dissi addio anche al Mondiale Under 20, vinto poi dall’Argentina di un certo Messi. Poi torno alla Pro Sesto. Eravamo in promozione, la situazione era difficile e facevamo tutto noi, dal marketing a scrivere le cronache delle partite. Ma nella vita tutto serve. Mi infortunio due volte al crociato e nel 2013 dico basta.


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ESPERIENZA DA ALLENATORE – Andavo a seguire le partite della Pro Sesto di Salvatore Cerrone, che è stato il mio padre calcistico, e lì incontrai Daniele Bernazzani, che è stato mio allenatore nella Primavera dell’Inter. Nacque tutto così.

NUOVO PROGETTO NEGLI EMIRATI ARABI UNITI – L’intenzione era quella di sviluppare un progetto che potesse essere globale e formativo di sviluppo del calcio giovanile in un club straniero. A giugno 2022 arrivo all’Al-Ain.

IL SUO RUOLO – Mi sento più general manager, curo tutti gli aspetti del club. Alleno l’Under 23 e sì, faccio il direttore tecnico, ma il mio modello è il calcio inglese. Ho portato qui Domenico Gualtieri, che attualmente è il nostro head of performance dopo averlo fatto per tanti anni al Milan. Vinti 36 trofei finora? È il bello di questo progetto. Ad esempio, in Champions League del Golfo lo scorso anno abbiamo incrociato l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo: dal vivo è ancora mostruoso. Questa stagione invece parteciperemo con l’Under 23. È una cosa senza precedenti, un po’ come se la Fiorentina decidesse di far giocare la Conference alla Primavera. Magari lo facessero anche in Italia, forse allora tornerei…

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