Mal d’Africa: sono 28 i calciatori che lasceranno la Serie A per giocare la Coppa del Continente | OneFootball

Il Messaggero Sport (G. Lengua) Domenica 21 parte la Coppa d’Africa. Da oggi cominceranno a lasciare la Serie A i protagonisti che si aggregheranno alle rispettive nazionali. Si svuota il campionato italiano che continuerà senza 28 dei suoi calciatori, che durerà, nella peggiore delle ipotesi, fino al 18 gennaio giorno della finale a Rabat.

La competizione si disputa in Marocco nazionale che ha convocato il romanista El Aynaoui, Con la Costa d’Avorlo, invece,ci sarà Ndicka, I giallorossi, tra le top quattro del campionato, sono il club che pagherà il prezzo più alto. Milan, Napoli e Inter, oltre alla Juventus non hanno calciatori convocati. Conte avrebbe dovuto privarsi di Anguissa ma è infortunato.

Gasperini, dunque, perde due pilastri della rosa. Una delle due partenze, probabilmente, era evitabile se in estate il ds Massara fosse riuscito a convincere Rios anziché puntare tutto sul marocchino (primo suo acquisto nella nuova esperienza giallorossa). L’ex Palmeiras, ora al Benfica, ha anche segnato un gol e servito un assist nella gara di Champions. El Aynaoui è costato circa 25 milioni tra parte fissa e bonus: sempre titolare in Europa League, solo tre volte in campionato.

La competizione prevede sei gironi da quattro squadre, alla fase ad eliminazione diretta accederanno le prime due e le migliori quattro terze. La partita inaugurale si giocherà il 21 al Complexe Sportif Prince Moulay Abdellah di Rabat tra il Marocco e Comore. In totale saranno 51 match, con 24 squadre. La fase a gironi durerà fino al 31dicembre con una media di quattro gare al giorno. Il 3 gennaio cominceranno gli ottavi di finale, il 9 i quarti, il 14 le semifinali e il 18 la finale. In totale saranno coinvolti nove stadi in sei città del Marocco: Rabat, Casablanca, Marrakech, Fes, Tangeri e Agadir. Un tour de force che restituirà calciatori stanchi e svuotati di energie fisiche e mentali. I livello di coinvolgimento della Coppa d’Africa è altissimo: tornare nel proprio Paese d’origine e indossare la maglia della nazionale rappresenta un’esperienza che, per molti va ben oltre lo sport. Inoltre, i giocatori della squadra vincitrice torneranno con ulteriore ritardo per via dei festeggiamenti. Ci sarà anche l’incognita infortuni, colpi proibiti sono all’ordine del giorno e i gioiellini della Serie A non ne saranno esenti.

Una manifestazione straordinaria, bellissima da seguire ma che inciderà profondamente su alcuni club che dovranno fare i conti per un mese con assenze pesanti e che potrebbero ripercuotersi sul girone di ritorno.