🎙️ Mantova, Possanzini: “Lavoriamo come se ogni partita fosse l’ultima! Donadoni? Lo Spezia è ferito, sfidarlo da allenatore mi fa strano” | OneFootball

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·22 novembre 2025

🎙️ Mantova, Possanzini: “Lavoriamo come se ogni partita fosse l’ultima! Donadoni? Lo Spezia è ferito, sfidarlo da allenatore mi fa strano”

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Davide Possanzini, allenatore del Mantova, ha presentato in conferenza stampa la sfida contro lo Spezia di Roberto Donadoni. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da MantovaUno.it.


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SOSTA E INDISPONIBILI – “La sosta è stata molto positiva: abbiamo avuto modo di lavorare bene, anche il nuovo direttore Rinaudo ha avuto l’opportunità di inserirsi meglio e cercare di capire le dinamiche di questo gruppo. Sono contento perché siamo riusciti a recuperare tutti i giocatori tranne Bragantini e Mantovani. Mantovani ne avrà ancora per un po’, Bragantini ci sarà a breve. Abbiamo lavorato con la serenità data dalle due vittorie consecutive. Cose da mettere a posto, comunque, ce ne sono ancora: non siamo guariti del tutto. Ci stiamo curando per riprendere nella maniera giusta”.

SISTEMAZIONI – “Le cose da mettere a posto? Intendo a livello fisico e tecnico: stiamo lavorando sotto tutti gli aspetti: possesso, fase difensiva, piazzati, curando ogni minimo dettaglio. Abbiamo avuto modo di farlo in due settimane, speriamo di raccogliere da subito qualche frutto”.

RISULTATI – “Un po’ di fiducia stava mancando quando i risultati non arrivavano, però eravamo consapevoli del lavoro che stavamo facendo. Da qualche partita abbiamo cambiato atteggiamento per come svolgiamo il lavoro. Lavoriamo come se ogni partita fosse l’ultima: lo facevamo anche prima, ma era più un modo di dire che un modo di fare. Questo mi piace molto: siamo consapevoli che anche quando eravamo messi male abbiamo mantenuto la calma. Anche nella mia gestione non è cambiato nulla: è chiaro che quando tutto va male perdi fiducia. La nostra forza deve essere quella di continuare a mantenere quell’equilibrio che avevamo nei momenti bui”.

SPEZIA – “A noi quello che succede agli altri interessa relativamente. È ovvio che cerchiamo di studiare al meglio l’avversario e capire quali potrebbero essere le nostre difficoltà nell’affrontarlo, sappiamo il valore che ha lo Spezia. Noi pensiamo a ciò che dobbiamo fare, vogliamo solo proseguire il nostro percorso. Abbiamo iniziato male, ma la volontà di essere propositivi e di giocare alla stessa maniera per vincere è la stessa. Arriva lo Spezia, squadra ferita per tutto quello che è successo, c’è un allenatore che probabilmente ha portato cose nuove e anche sotto quel punto di vista dobbiamo stare attenti e sapere che dipende tanto da noi. Dobbiamo viverla con la consapevolezza che le cose buone le sappiamo fare, dobbiamo sfruttare il fattore campo: siamo pronti e speriamo di fare una buona partita”.

CATANZARO-PESCARA 3-3 – “Bella partita da vedere da spettatore, per gli allenatori non è il massimo. Quando finisce 3-3 chi allena un po’ di domande se le fa, perché si segna molto ma altrettanto si subisce. Questo punto in classifica non cambia tanto: è piuttosto una dimostrazione che in Serie B le partite sono tutte difficili”.

DONADONI – “Era un giocatore che mi piaceva tantissimo per il modo di giocare, mi ricordo tante cose belle: il grande Milan, il Mondiale del ’90 che ha segnato un po’ la mia adolescenza. Donadoni faceva parte di quel gruppo e lo ammiro tantissimo. Ora sfidarlo da allenatore mi fa un po’ strano, ma mi fa piacere. Ha allenato squadre importanti in A e ha grandi capacità”.

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