PianetaSerieB
·27 novembre 2025
🎙️ Mantova, Ruocco: “Possanzini il migliore, resto legato a Botturi. Sogno Serie A e Napoli”

In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·27 novembre 2025

Francesco Ruocco è l’uomo del momento a Mantova. Tre gol di fila nelle tre vittorie consecutive e punti vitali per i Virgiliani. Il calciatore si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.
“Da Napoli sono venuto via a 10 anni. Lo Sporting Volla era affiliato al Brescia. Mi trasferii con mamma che è con me pure a Mantova. Poi dal Brescia sono venuto via. Ma in Primavera mi ha ripreso Christian Botturi, quello che poi mi ha voluto a Mantova. A lui resterò legato anche se è cominciato un nuovo corso (il ds Botturi è stato sostituito da Rinaudo, ndr)».
Ma prima di approdare in B a Mantova lei è esploso in C alla Torres.«Sassari è tutto. Un giorno sogno di vivere ad Alghero. Lì ho conosciuto mia moglie Alessia che ha già un figlio, Diego. Alla Torres mi prese da svincolato il ds Colombino. Ho lavorato bene con Greco. Pensi che in D giocavo poco, poi un infortunio. Quindi, ho fatto un campionato di C da 12 gol».
Da punta vera?«No, da trequartista».
Chi era l’idolo da napoletano?«Ovviamente Maradona. Ma nel mio periodo c’era Lavezzi. Ora mi piace Mc Tominay».
Segue il Napoli?«Sempre. Soprattutto in Champions. Tifo per Lorenzo Lucca che è mio amico. Ci conosciamo dal Brescia. Ma non è cambiato. Non è come quelli che arrivano e si trasformano».
A Mantova ha amici?«Mi creda, non è una banalità: è un gruppo fantastico, unito. Non c’è malizia. Ci vediamo fuori, ci aiutiamo. E abbiamo grande allenatore, Possanzini. Il migliore che ho avuto. Gran persona, se c’è un problema lui c’è. Siamo felici di averlo ancora con noi».
Come la fa giocare?«Esterno a sinistra a piede invertito. Il primo anno non riuscivo a fare quel che dovevo. Forse soffrivo un po’ di ansia da prestazione. Ora gioco leggero e faccio gol, questa è la differenza. Corro tanto: il tecnico vuole attaccare ma devi sacrificarti e io amo farlo».
Alla A pensa?«Certo. Anche al Napoli un giorno. Ho un contratto qui fino al 2028 e vivo benissimo. Prima pensiamo a salvarci. In A c’è più fisicità e il primo errore lo paghi».
La squadra più forte della B, l’attaccante migliore, il difensore più fastidioso?«Quella che incontriamo ora: il Venezia. Il nostro Mancuso, che ha il nove mentre io ho preso il 19, e Coda che ha tanta esperienza. E, poi, Zanon della Carrarese».
Live


Live


Live





































