Calcionews24
·8 settembre 2025
Marotta spiega: «Quel giocatore è talento puro per l’Inter. Avrà un ruolo importante nella squadra»

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·8 settembre 2025
Nel corso della presentazione della decima edizione del Torneo Internazionale “La Passione di Yara”, Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti sul giovane attaccante Francesco Pio Esposito, rientrato alla base dopo un’esperienza biennale in prestito allo Spezia.
Marotta ha voluto soffermarsi sul percorso del classe 2005, sottolineando le sue qualità, ma anche il cammino che deve ancora intraprendere per diventare un vero campione. «Francesco Pio Esposito è sicuramente un grande talento – ha dichiarato Marotta – ma per arrivare ai massimi livelli deve ancora crescere molto».
Il dirigente nerazzurro ha poi evidenziato il contesto che ha contribuito alla formazione del giovane: «I meriti sono quasi tutti suoi, ma vanno riconosciuti anche alla famiglia, che ha saputo educare lui e i fratelli con grande equilibrio. Anche l’Inter ha avuto un ruolo importante nel suo percorso, permettendogli di esprimere al meglio le sue capacità».
Marotta ha voluto poi soffermarsi su un tema a lui caro: la differenza tra il talento e la realizzazione. «Oggi possiamo considerarlo un talento, soprattutto in relazione alla sua età. Ma per diventare un campione non bastano le doti tecniche: servono umiltà, perseveranza e una passione autentica per il proprio lavoro. Senza queste qualità, il rischio è quello di rimanere solo una promessa».
Il presidente dell’Inter ha riconosciuto in Esposito una buona maturità per la sua età, ma ha anche messo in guardia sui rischi che tanti giovani affrontano nel percorso verso l’élite del calcio. «Ho visto molti ragazzi con un enorme potenziale non riuscire a fare il salto, perché non hanno saputo accompagnare il talento con le giuste caratteristiche umane».
Infine, Marotta ha concluso con parole di fiducia e speranza: «Finora il percorso di Pio è stato positivo. Noi come club ci auguriamo di poterlo accompagnare nel modo migliore possibile, aiutandolo a diventare non solo un ottimo calciatore, ma anche un uomo solido».
Ancora una volta, Marotta si conferma attento osservatore dello sviluppo giovanile e interprete di una visione del calcio che va oltre il campo, mettendo al centro la persona prima ancora dell’atleta.