Inter News 24
·21 dicembre 2025
Mercato Inter, sotto processo l’operato del 2025: il flop Luis Henrique, i dubbi su Sucic e il nodo portiere

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·21 dicembre 2025

Le evidenti difficoltà palesate negli scontri diretti contro le grandi del campionato impongono riflessioni profonde in casa Inter. La Gazzetta dello Sport prova a scoperchiare il vaso di Pandora, puntando la lente d’ingrandimento sulla campagna acquisti estiva e individuando nelle scelte di mercato una delle cause principali delle attuali incertezze della Beneamata. Il bilancio tracciato dalla “Rosea” è un chiaroscuro preoccupante che evidenzia diverse scommesse perse dalla dirigenza di Viale della Liberazione, incapace forse di colmare il gap tecnico e di personalità in alcuni ruoli chiave della rosa.
Tra le delusioni più cocenti e definitive spicca senza dubbio il nome di Mehdi Taremi: l’esperto attaccante iraniano, arrivato lo scorso anno a parametro zero con grandi aspettative di leadership, ha già salutato i nerazzurri dopo una sola stagione, lasciando in eredità un bottino misero di tre reti complessive, di cui due realizzate su rigore. Ancora più critica appare la posizione del giovane Tomas Palacios: il difensore argentino, pagato 6,5 milioni più bonus, è stato bollato senza appello come un investimento sbagliato. Con sole tre presenze all’attivo, il centrale è ormai destinato a lasciare Milano nella prossima finestra di gennaio.
Il giudizio resta sospeso sugli investimenti economicamente più onerosi. Per il dinamico centrocampista francese Andy Diouf, costato oltre 20 milioni, si attende ancora l’esplosione definitiva, mentre l’esterno brasiliano Luis Henrique ha steccato diverse apparizioni importanti, pur godendo ancora di un minimo credito di fiducia. Anche il talentuoso centrocampista croato Petar Sucic divide la critica: pur essendo tecnicamente valido, non è ancora riuscito a fare quella differenza necessaria per il salto di qualità in un top club.
Non mancano fortunatamente le note liete per il tecnico Cristian Chivu: l’esperto difensore svizzero Manuel Akanji e i giovani attaccanti Ange-Yoan Bonny e Francesco Pio Esposito hanno offerto un rendimento solido e positivo. Applausi anche per la gestione del polacco Piotr Zielinski, rivitalizzato dopo i guai fisici, e per l’operazione Nicola Zalewski, valorizzato e rivenduto all’Atalanta. Infine, resta un dubbio amletico tra i pali: sebbene il vice Josep Martinez abbia sempre risposto presente con ottime prestazioni, il quotidiano si chiede se non servisse un profilo di livello “top” assoluto per preparare la successione dell’elvetico Yann Sommer.









































