Milannews24
·3 settembre 2025
Mercato Milan, svolta Origi! Smentite tutte le indiscrezioni delle ultime ore, Tare spiazzato e futuro ancora in bilico

In partnership with
Yahoo sportsMilannews24
·3 settembre 2025
Il calciomercato estivo del Milan si è concluso, ma il club rossonero si trova ancora a fare i conti con un’eredità pesante dal punto di vista economico: la situazione di Divock Origi. Il calciatore belga, giunto a Milanello nell’estate del 2022, è diventato rapidamente un esubero, un fantasma nell’organico che continua a pesare in modo significativo sui bilanci. La sua presenza è un promemoria costante delle sfide che il nuovo assetto societario, guidato dal direttore sportivo Igli Tare e dal nuovo allenatore Massimiliano Allegri, dovrà affrontare per ottimizzare le risorse e costruire una squadra sostenibile.
Il contratto di Origi rappresenta un vero e proprio onere finanziario: un ingaggio da 4,5 milioni di euro netti all’anno che, unito alle sue scarse apparizioni in campo (praticamente nulle nell’ultimo anno e mezzo), lo rende uno dei casi più spinosi da risolvere. Il suo accordo, in scadenza nel giugno 2026, sembrava poter trovare una soluzione già in questa sessione di mercato. Secondo quanto riportato, il Milan aveva trovato un accordo di massima per una buonuscita, una cifra che avrebbe permesso al giocatore di lasciare il club e di liberare la società da un impegno finanziario non indifferente. La cifra ipotizzata era pari al 50% degli emolumenti rimanenti, una mossa che avrebbe rappresentato un compromesso accettabile per entrambe le parti.
Tuttavia, nelle ultime ore di mercato, è arrivato un inaspettato dietrofront da parte di Origi. Il calciatore ha deciso di non accettare le condizioni proposte, facendo nuovamente frenare la trattativa e costringendo il Milan a tenersi un peso ingombrante in rosa e, soprattutto, a bilancio. Questa situazione mette in luce la complessità della gestione degli esuberi e sottolinea l’importanza di avere una strategia chiara e decisa. Tare, nel suo ruolo di direttore sportivo, si trova di fronte a una delle sue prime grandi sfide: sbloccare situazioni contrattuali intricate che limitano la manovrabilità finanziaria del club.
L’arrivo di Allegri, poi, aggiunge un’ulteriore variabile. Se l’allenatore deciderà di non puntare su Origi, il giocatore rimarrà ai margini della squadra, continuando a percepire un ingaggio faraonico senza contribuire in alcun modo sul campo. Questa dinamica è tutt’altro che rara nel mondo del calcio moderno, dove i contratti a lungo termine possono trasformarsi in un vero e proprio boomerang economico se le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative. La fonte di questa vicenda, che ha monitorato attentamente gli sviluppi, sottolinea come la situazione di Origi non sia un caso isolato, ma rappresenti un esempio lampante di come la pianificazione finanziaria e sportiva debbano andare di pari passo per il successo di una società.
Il futuro di Origi rimane quindi avvolto nell’incertezza. Il Milan, con Tare e Allegri, dovrà trovare una soluzione per un giocatore che, a tutti gli effetti, è un lusso insostenibile. Che si tratti di un nuovo prestito o di un accordo per la cessione definitiva nella prossima finestra di mercato, una cosa è certa: la saga di Origi è destinata a continuare e a essere un tema caldo per i prossimi mesi. La capacità del club di risolvere questo e altri casi simili sarà un indicatore chiave della sua solidità finanziaria e della sua abilità nel mercato. Lo riporta Tuttosport.