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Andrea Agostinelli·12 gennaio 2018
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Andrea Agostinelli·12 gennaio 2018
Al centro dello scandalo ci sono alcuni soldi devoluti in beneficienza dal Barcellona alla Fondazione Leo Messi.
Leo Messi è finito nuovamente sotto la lente di ingrandimento del fisco spagnolo.
L’Espresso, infatti, ha pubblicato un estratto dell’indagine in uscita domenica sull’edizione cartacea della rivista, in cui racconta come l’argentino e il Barcellona abbiano utilizzato la fondazione benefica della Pulce per fare della finta beneficenza.
Dalle carte ottenute dalla riviste tramite l’EIC (European Investigative Collaborations), dal 2010 al 2013 i blaugrana avrebbero versato 6,5 milioni di euro nelle casse della fondazione. Secondo la polizia spagnola, però, quei soldi sono serviti a pagare dei bonus contrattuali e grazie all’escamotage della fondazione sia il club che il giocatore hanno potuto beneficiare di sconti a livello fiscale.
Nel 2016 Messi era stato condannato, insieme al padre, a 21 mesi di carcere per una frode al fisco spagnolo pari 4,1 milioni di euro.
La pena, sia per lui che per suo papà, è stata poi trasformata in una sanzione pecuniaria di 435mila euro a testa ma i dubbi sulla gestione della sua fondazione non sono stati mai fugati.
Infatti, sempre secondo quanto riportato dall’Espresso, la Fondazione Leo Messi dal 2007 ad oggi non ha mai pubblicato i propri bilanci nonostante si tratti di un obbligo di legge per ogni ente benefico.