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·30 giugno 2025

Milan, fine del “Settlement Agreement” UEFA! Ecco i dettagli sulle nuove regole

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Oggi, lunedì 30 giugno 2025, segna una data importante per il Milan e per altri club europei. Si conclude infatti l’ultimo periodo di monitoraggio legato al “Settlement Agreement” stipulato con la UEFA nel settembre 2022, un accordo nato dalle violazioni del Fair Play Finanziario (FPF) relative alla stagione 2021/22.

All’epoca, i rossoneri avevano accettato un accordo triennale che prevedeva una multa di 2 milioni di euro, con ulteriori 13 milioni subordinati al rispetto degli impegni presi. Questa intesa teneva conto anche dell’impatto significativo della pandemia sulla salute finanziaria delle società calcistiche nei bilanci chiusi tra il 2020 e il 2022. L’accordo ha coperto specificamente quattro periodi di rendicontazione (dal 2022 al 2025) e altrettante stagioni sportive (dal 2022/23 al 2025/26).


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I Parametri di Conformità e La Solidità Finanziaria del Diavolo

Con la chiusura di questo ciclo, i club coinvolti dovevano assicurarsi un deficit accettabile nei “guadagni calcistici”, limitato a 5 milioni di euro. Tuttavia, era concessa una maggiore flessibilità, permettendo un disavanzo fino a 60 milioni di euro se giustificato da investimenti in capitale proprio.

Sotto questo aspetto, il Milan si trova in una posizione di assoluta tranquillità. Grazie agli ultimi due bilanci chiusi in attivo e con il terzo che si prevede anch’esso positivo, la solidità finanziaria del glorioso club di via Aldo Rossi è fuori discussione. Anche per quanto riguarda la “squad cost rule”, un altro parametro fondamentale che impone che i costi della rosa non superino il 70% dei ricavi, il Diavolo rientra ampiamente nei limiti imposti. Questa gestione oculata ha permesso alla società milanese di superare le sfide poste dal FPF.


Libertà di Spesa? Attenzione ai Nuovi Controlli UEFA

La fine del “Settlement Agreement” non significa tuttavia una libertà di spesa illimitata per il Milan. Il monitoraggio della UEFA sull’ultimo triennio continuerà su base annuale. La “squad cost rule” e il limite massimo di 60 milioni di disavanzo nel triennio rimangono parametri fissi dai quali i rossoneri non potranno discostarsi.

Il vantaggio principale per i meneghini è l’eliminazione degli obiettivi intermedi da conseguire che caratterizzavano il periodo del “Settlement Agreement”. Non ci sarà più la “spada di Damocle” di eventuali nuove multe o limitazioni sul numero di giocatori da inserire nella lista UEFA. Ciò offre maggiore chiarezza e meno vincoli burocratici nella pianificazione futura, pur mantenendo un occhio attento alla sostenibilità finanziaria. Questo permette ai dirigenti milanisti una maggiore autonomia nelle strategie di mercato, pur nel rispetto delle nuove e più flessibili regole di sostenibilità finanziaria della UEFA.

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