Inter News 24
·25 dicembre 2025
Mkhitaryan Inter, il ricordo speciale su Zaniolo: «Per talento, forza e potenza, sembrava di un’altra categoria»

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·25 dicembre 2025

Nel suo libro autobiografico pubblicato a ottobre da Cairo Editore, Henrikh Mkhitaryan ripercorre non solo la propria carriera calcistica, ma anche il percorso umano che lo ha portato a diventare uno dei leader tecnici ed esperti dell’Inter. Un racconto intimo, fatto di calcio, famiglia, sfide e cadute, come lo stesso centrocampista armeno aveva spiegato sui social:
LA MIA STORIA – «Dentro queste pagine c’è la mia storia: il calcio, certo, ma anche la famiglia, le sfide, le cadute e le risalite. Un percorso fatto di passione, disciplina e dell’insegnamento più importante che ho ricevuto da mio padre: prima di tutto, essere una brava persona».
All’interno del libro, Mkhitaryan, classe 1989, centrocampista offensivo capace di abbinare qualità, intelligenza tattica ed esperienza internazionale, ripercorre tappe decisive della sua carriera: dal rapporto con José Mourinho alle stagioni europee culminate con la finale di Champions League contro il Manchester City. Ma uno dei passaggi che ha colpito maggiormente i lettori riguarda il suo periodo alla Roma.
Nel ricordare l’esperienza in giallorosso, l’attuale centrocampista nerazzurro si è soffermato su un compagno che, fin dal primo impatto, lo aveva impressionato più di altri: Nicolò Zaniolo. Un giudizio netto, accompagnato anche da un pizzico di rammarico per come poi è andata la sua carriera.
ZANIOLO – «Se invece devo scrivere il nome di un calciatore che mi aveva colpito in positivo, da subito, scelgo quello di Nicolò Zaniolo: per talento, forza e potenza, sembrava di un’altra categoria. Tutti gli volevamo bene e nutrivamo la speranza che potesse dare tanto alla squadra, per moltissimi anni. Le cose sono andate diversamente».
Parole che restituiscono la fotografia di un talento precoce, capace di incidere fisicamente e tecnicamente come pochi, ma anche di un percorso che non ha rispettato le aspettative iniziali. Un passaggio che racconta molto non solo di Zaniolo, ma anche della sensibilità e dell’esperienza di Mkhitaryan, oggi punto di riferimento nello spogliatoio dell’Inter e voce autorevole nel raccontare il calcio vissuto dall’interno.









































