Mondiali 2026, il nodo Italia trasforma i diritti tv del torneo in una scommessa | OneFootball

Mondiali 2026, il nodo Italia trasforma i diritti tv del torneo in una scommessa | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·10 settembre 2025

Mondiali 2026, il nodo Italia trasforma i diritti tv del torneo in una scommessa

Immagine dell'articolo:Mondiali 2026, il nodo Italia trasforma i diritti tv del torneo in una scommessa

Mentre le gare valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2026 proseguono e le Nazionali di tutto il mondo iniziano a occupare i propri posti nel torneo, la FIFA continua a lavorare per chiudere gli accordi con le emittenti interessate a trasmettere gli incontri della prima edizione della rassegna iridata con 48 partecipanti.

E’ notizia di oggi, infatti, l’assegnazione dei diritti tv della competizione in Spagna. Mediapro trasmetterà tutte le partite del Mondiale di USA, Canada e Messico (lanciando anche un canale dedicato), mentre l’emittente pubblica RTVE manderà in onda in chiaro una sfida a giornata, tra cui la gara inaugurale, le migliori sfide di ottavi e quarti di finale, le due semifinali, la finale per il terzo/quarto posto e la finalissima al MetLife Stadium di New York.


OneFootball Video


Il tema dei diritti tv dei prossimi Mondiali sarà particolarmente caldo in Italia, dove ancora si attendono novità sulle emittenti coinvolte. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, i diritti saranno comunque assegnati al più tardi entro la fine dell’anno. Considerando la situazione di classifica dell’Italia nel girone di qualificazione, questo significa che – a meno di miracoli sportivi – chi acquisterà i diritti lo farà senza sapere ancora se gli Azzurri parteciperanno al torneo, perché i playoff per accedere al torneo si disputeranno nel mese di marzo del 2026.

Un’eventualità che sposta sicuramente molto in termini di ascolti (soprattutto per le gare della Nazionale di Gattuso) e di conseguenti ricavi pubblicitari per le emittenti. Le ultime edizioni hanno fatto registrare rispettivamente 4,4 milioni (nel 2018, ultima edizione estiva) e poco meno di 4 milioni di spettatori medi a partita (nel 2022, prima edizione invernale). Dati di tutto rispetto, ma lontani – per fare un paragone – a quelli fatti registrare per esempio dalla Nazionale durante l’ultima edizione degli Europei: 13 milion di spettatori medi a partita.

Insomma, l’investimento delle tv o delle piattaforme streaming per i diritti tv dei Mondiali 2026 assume i contorni di una vera e propria scommessa. Il torneo raccoglie sicuramente un pubblico numeroso a prescindere dalle partecipanti, ma la presenza dell’Italia può fare la differenza.

Nel 2018, quando i diritti tv furono assegnati a Mediaset, il Biscione presentò la propria offerta sapendo già dell’assenza dell’Italia e versò alla FIFA circa 78 milioni di euro per trasmettere il torneo. Cifra più che raddoppiata nel 2022, quando la Rai investì tra i 160 e i 170 milioni di euro (oltre ai costi di produzione) per l’evento, scoprendo solo successivamente suo malgrado che l’Italia non avrebbe partecipato.

Come si comporteranno le emittenti quindi in vista del 2026? Bisognerà intanto attendere le sfide di ottobre e novembre per essere sicuri almeno dei playoff per l’Italia di Gattuso e per scoprirlo, a meno che gli Azzurri non compiano il miracolo sportivo, consentendo anche a Rai, Mediaset e company di tirare un sospiro di sollievo.

Visualizza l' imprint del creator