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·16 ottobre 2025

Mondiali, Trump: Infantino pronto a spostare le partite in altre città su mia richiesta

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Il momento di tensioni interne negli Stati Uniti potrebbe riscrivere la programmazione dei Mondiali 2026, come rivelato dal presidente Donald Trump nelle scorse settimane. Inoltre si potrebbe arrivare addirittura alla rinuncia delle Olimpiadi, in programma a Los Angeles nel 2028.

Durante un incontro con i giornalisti, come riporta il quotidiano The Times, il presidente USA ha confermato come il numero uno della FIFA, Gianni Infantino, sarebbe pronto a spostare le varie partite se Trump stesso riterrà insicure le città designate per ospitare la competizione iridata, con particolare riferimento a Boston. Ma ricordando come uomini della Guardia Nazionale siano stati impiegati a Washington, Memphis e Portland.


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Nella capitale dello stato del Massachusetts si dovrebbero tenere ben sette partite dei Mondiali, presso il il Gillette Stadium di Foxborough, a circa 50 km dalla città. Nei giorni scorsi, la FIFA ha precisato che le decisioni relative alla sicurezza rientrano nelle competenze dei governi: «La sicurezza è la massima priorità in tutti gli eventi FIFA nel mondo. La sicurezza è ovviamente responsabilità dei governi, che decidono cosa sia nel miglior interesse della sicurezza pubblica. Ci auguriamo che tutte e 16 le città ospitanti siano pronte a gestire con successo e a soddisfare tutti i requisiti necessari».

Il rapporto fra Trump e Infantino non sembra però essersi incrinato, vista la presenza del presidente della FIFA al summit per la pace a Gaza di Sharm el-Sheikh proprio su invito dello stesso Trump. Al contrario, la presenza di Infantino a un vecchio summit in Arabia Saudita aveva infastidito e non poco la UEFA, visto che la sua partecipazione lo aveva costretto ad arrivare in ritardo di due giorni al congresso annuale FIFA in Paraguay (ottobre 2024).

Sulla questione di Boston è intervenuta anche la sindaca della città Michelle Wu che ha ribadito come gran parte degli accordi sono vincolati da contratti già firmati e che nessuna singola persona, anche se si tratta del presidente degli Stati Uniti, può annullarli.

Inoltre, l’ufficio della sindaca ha rilasciato un’ulteriore dichiarazione: «Boston è onorata ed entusiasta di ospitare le partite della Coppa del Mondo e non vede l’ora di accogliere i tifosi di tutto il mondo nella nostra splendida città, culla della libertà e città dei campioni». Nei giorni scorsi, Trump ha avuto un duro confronto anche con il governatore della California, Gavin Newsom, e ha sostenuto che potrebbe spostare anche le Olimpiadi da Los Angeles, precisando che servirebbe l’approvazione del CIO e della sua presidente Kirsty Coventry, ma sarebbe un evento senza precedenti nella storia olimpica.

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