Inter News 24
·20 settembre 2025
Mudingayi ricorda il suo arrivo all’Inter: «Quando mi telefonò Moratti tremavo, potevo andare anche in quelle due squadre». Poi svela l’aneddoto su Cassano

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·20 settembre 2025
Gaby Mudingayi, centrocampista belga che ha militato tra Inter e Bologna dal 2012 al 2014, ha rievocato la sua esperienza in nerazzurro in un’intervista a Gazzetta.it. Il giocatore ha ricordato con emozione il momento in cui ricevette la telefonata di Massimo Moratti, allora presidente dell’Inter, e l’accoglienza calorosa di Javier Zanetti, simbolo e capitano della squadra, che lo trattò come un figlio sin dal suo arrivo ad Appiano Gentile. Mudingayi ha spiegato come quella chiamata segnò una svolta importante nella sua carriera, preferendo i nerazzurri ad altre offerte provenienti da club italiani come Napoli e Fiorentina.
Durante la sua esperienza, però, il belga dovette affrontare un lungo periodo difficile a causa di un grave infortunio al tendine d’Achille, che lo costrinse a lunghi tempi di recupero e a una gestione attenta della riabilitazione. L’infortunio segnò l’inizio di un vero e proprio calvario fisico, che influenzò la sua continuità in campo.
Nonostante le difficoltà, Mudingayi conserva ricordi piacevoli del suo tempo all’Inter, tra cui i momenti spensierati in allenamento con il compagno Antonio Cassano. Il fantasista italiano, noto per il suo talento e il carattere estroverso, era spesso protagonista di scherzi e prese in giro quotidiane, che contribuirono a creare un clima divertente all’interno del gruppo.
Mudingayi ha ricordato la combinazione di emozioni vissute con i nerazzurri: dalla gioia dell’esordio e dell’accoglienza in squadra, alle difficoltà legate agli infortuni, fino agli aneddoti più leggeri che hanno segnato la sua esperienza in Italia. Il centrocampista belga resta oggi legato a quegli anni come un periodo di crescita personale e professionale, caratterizzato da sfide e momenti indimenticabili sul campo e nello spogliatoio.
IL MIO ARRIVO ALL’INTER – «Potevo andare al Napoli o alla Fiorentina, ma quando mi telefonò Moratti tremavo. Zanetti mi accolse come un figlio».
IL MIO INFORTUNIO AL TENDINE D’ACHILLE DAL QUALE EBBE INIZIO UN LUNGO CALVARIO – «Soffrii molto, ho passato un brutto periodo».
IL RICORDO DEI MOMENTI DIVERTENTI ALL’INTER CON CASSANO – «In allenamento non voleva mai correre, ci prendevamo in giro ogni giorno».
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