Muriel: «Gioco negli Usa, quanto si corre. Se mi fossi allenato di più magari sarei diventato uno dei migliori al mondo. L’Atalanta è Gasperini, lui ha questo di speciale» | OneFootball

Muriel: «Gioco negli Usa, quanto si corre. Se mi fossi allenato di più magari sarei diventato uno dei migliori al mondo. L’Atalanta è Gasperini, lui ha questo di speciale» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·10 dicembre 2024

Muriel: «Gioco negli Usa, quanto si corre. Se mi fossi allenato di più magari sarei diventato uno dei migliori al mondo. L’Atalanta è Gasperini, lui ha questo di speciale»

Immagine dell'articolo:Muriel: «Gioco negli Usa, quanto si corre. Se mi fossi allenato di più magari sarei diventato uno dei migliori al mondo. L’Atalanta è Gasperini, lui ha questo di speciale»

Luis Muriel, ex attaccante dell’Atalanta, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione tra passato nerazzurro e Gasperini

Luis Muriel ha giocato con l’Atalanta contro il Real Madrid. Anzi, è proprio lui l’uomo che ha segnato l’unico gol della Dea ai blancos nel 2021. La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato.

IL SUO ULTIMO ANNO – «Particolare. Un anno fa non mi vedevo lontano da Bergamo, poi la WSC di Alessandro Luccimiha parlato di questa offerta da Orlando che risultò convincente sia per me che per l’Atalanta. Mi sono trasferito negli Stati Uniti pensando che la MLS fosse un campionato meno complicato, però attenzione: il livello tecnico è inferiore rispetto all’Italia, ma si corre davvero tantissimo. L’approccio è stato strano, poi mi sono ambientato: ci siamo qualificati per i playoff e siamo arrivati in finale di Conference. Abbiamo una squadra competitiva che punta a vincere il prossimo campionato».


OneFootball Video


SODDISFATTO DEL SUO PERCORSO IN ITALIA – «Sì. Non avrò vinto decine di trofei, è vero, però ancora oggi ricevo messaggi da tifosi di qualsiasi squadra: tutti mi dicono che mi vorrebbero nel loro club. Potevo diventare uno dei migliori del mondo? Durante i primi anni in Serie A avrei potuto allenarmi meglio, imponendomi regole più rigide. Forse avrei fatto di più, forse no: se mi fossi trasformato in un robot senza imperfezioni, magari avrei perso la gioia e il sorriso che mi permettevano di fare certe giocate».

IL RECORD DI GOL DA SUBENTRATO – «Eh… (sorride, ndr). Quando segni così tanto entrando dalla panchina, a un certo punto ti chiedi perché gli altri vadano in campo e tu no. Poi però vedi la palla che finisce in rete, torni a casa e sei sereno, soprattutto per la squadra».

IL RAPPORTO CON GASPERINI – «Ottimo. Ricordo che ero appena arrivato nello spogliatoio e, davanti a me, rimproverò un compagno dicendogli che era forte ma che, se non avesse dato il 100%, non lo avrebbe mai fatto giocare. Con Gasp è così: se fai quello che ti chiede, diventi parte di un progetto meraviglioso. La sua Atalanta è una delle poche squadre che giocano esattamente come desidera l’allenatore. Questo rende Gasperini uno dei migliori al mondo».

Visualizza l' imprint del creator