PianetaChampions
·10 dicembre 2024
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Luis Muriel, oggi in MLS ma con un importante passato all’Atalanta (e non solo), ha parlato a “La Gazzetta dello Sport” in vista della sfida tra le Dea e il Real Madrid di questa sera: “Com’è stato questo primo anno lontano dall’Italia? Particolare. Un anno fa non mi vedevo lontano da Bergamo, poi la WSC di Alessandro Lucci mi ha parlato di questa offerta da Orlando che risultò convincente sia per me che per l’Atalanta. Mi sono trasferito negli Stati Uniti pensando che la MLS fosse un campionato meno complicato, però attenzione: il livello tecnico è inferiore rispetto all’Italia, ma si corre davvero tantissimo. L’approccio è stato strano, poi mi sono ambientato: ci siamo qualificati per i playoff e siamo arrivati in finale di Conference. Abbiamo una squadra competitiva che punta a vincere il prossimo campionato.
[…] Potevo diventare uno dei migliori del mondo? Durante i primi anni in Serie A avrei potuto allenarmi meglio, imponendomi regole più rigide. Forse avrei fatto di più, forse no: se mi fossi trasformato in un robot senza imperfezioni, magari avrei perso la gioia e il sorriso che mi permettevano di fare certe giocate. Il mio rapporto con Gasperini? Ottimo. Ricordo che ero appena arrivato nello spogliatoio e, davanti a me, rimproverò un compagno dicendogli che era forte ma che, se non avesse dato il 100%, non lo avrebbe mai fatto giocare. Con Gasp è così: se fai quello che ti chiede, diventi parte di un progetto meraviglioso. La sua Atalanta è una delle poche squadre che giocano esattamente come desidera l’allenatore. Questo rende Gasperini uno dei migliori al mondo.
Atalanta pronta a lottare per lo Scudetto? Se a dicembre sei in vetta alla classifica, hai il dovere di puntare al titolo. L’Atalanta vola alto da tanti anni e i ragazzi ormai sono abituati a un certo tipo di pressione. La sfida contro il Real? Sulla carta il Real è sempre il Real, però nella prima parte di stagione gli spagnoli non sono stati impeccabili. Con questi presupposti, l’Atalanta può pensare di giocarsela alla pari, puntando anche alla vittoria. Che gara mi aspetto? La solita, in cui l’Atalanta domina, palleggia, pressa alto e fa la partita. Per come stanno ora, i nerazzurri potrebbero permettersi di giocare così anche se affrontassero il Barça di Messi, Suarez e Neymar. Giocatore-chiave? Punto su Lookman che, per qualità e continuità , al momento, è il migliore della rosa”.