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·4 ottobre 2024
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Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dallo Stadio Maradona dopo la vittoria per 3-1 contro il Como. La squadra partenopea ha iniziato il match con grande intensità, trovando il vantaggio grazie a un’azione ben studiata. Tuttavia, dopo il gol, Conte ha evidenziato un calo di ritmo che ha permesso agli avversari di rendersi pericolosi.
Queste le sue parole: “Abbiamo cominciato forti, segnando subito grazie a un’azione ben studiata, il che dimostra l’efficacia del lavoro fatto durante la settimana. Il gol iniziale ci ha forse un po’ rilassati, non dico appagati, ma abbiamo cercato di gestire i ritmi del gioco. Questo non è il nostro stile, siamo abituati ad allenarci per giocare a ritmi intensi e lo si è visto quando abbiamo concesso troppi tiri pericolosi nel primo tempo. Nonostante fossimo in vantaggio, non riuscivamo a tenere sotto controllo il palleggio del Como”, ha spiegato Conte.
Il tecnico ha evidenziato la necessità di apportare dei cambiamenti a livello tattico durante l’intervallo, soprattutto per arginare la superiorità numerica del Como a centrocampo: “Nel secondo tempo siamo riusciti a correggere il tiro, sia tatticamente che caratterialmente. Abbiamo mostrato una maggiore personalità e siamo stati più aggressivi nei duelli, vincendone molti di più rispetto al primo tempo. Questo è un segno positivo, significa che la squadra sta crescendo anche dal punto di vista mentale”.
Un altro punto chiave della partita è stata la reazione del Napoli dopo aver subito il gol del Como, che ha chiuso il primo tempo sull’1-1: “Prendere gol alla fine del primo tempo poteva ammazzarci, ma la risposta dei ragazzi è stata esemplare. Nel secondo tempo abbiamo mostrato una grande reazione, alzando il livello in tutti gli aspetti: tattico, fisico e mentale. Questo dimostra che stiamo crescendo come gruppo e che stiamo acquisendo una mentalità vincente”.
Il tecnico ha poi parlato dell’episodio che lo ha visto protestare con il quarto uomo per un contatto tra Kvaratskhelia e Moreno, che ha portato alla sua ammonizione: “Non ho detto nulla di particolare, ma mi sono arrabbiato molto perché mi sembrava un contatto evidente. Mi dispiace sempre quando prendo un giallo, ma queste sono situazioni di campo. Mi hanno spiegato che il VAR non poteva intervenire, quindi accetto la decisione dell’arbitro, anche se la settimana scorsa ci sono stati altri episodi controversi dove il VAR avrebbe potuto fare la differenza”.
Conte ha voluto sottolineare quanto sia cruciale l’apporto del pubblico napoletano: “Quello che apprezzo di Napoli è che c’è una passione incredibile che va oltre calciatori, allenatori o proprietà. Questo entusiasmo ci responsabilizza ancora di più. Abbiamo il privilegio di avere un pubblico così caloroso e dobbiamo sfruttarlo come una spinta in più. Oggi, nel secondo tempo, si è sentito chiaramente l’effetto del loro supporto. È fondamentale che i ragazzi capiscano che devono uscire dal campo con la maglia sudata. Una sola squadra vince, ma non significa che le altre perdano: dobbiamo aprirci all’entusiasmo della piazza, può farci solo bene”.
Infine, Conte ha risposto a una domanda su David Neres, e se il brasiliano avrà più spazio nelle prossime partite: “Neres sta crescendo tantissimo, sia fisicamente che tatticamente. Negli ultimi anni ha avuto qualche difficoltà, ma adesso lo vedo in grande forma. Quello che lo frena è l’equilibrio della squadra, dobbiamo essere sempre bilanciati. Tuttavia, il suo contributo è stato devastante oggi e questo aumenta la competitività all’interno del gruppo. Politano, ad esempio, è cresciuto molto dal punto di vista della voglia e del sacrificio. Nessuno ha il posto garantito e tutti devono dimostrare di meritarsi il campo. Ho parlato anche di Gilmour, che meriterebbe più spazio, ma poi vedi Lobotka e ti chiedi chi possa lasciargli il posto!”.
Conte ha concluso elogiando la prestazione complessiva della squadra e sottolineando che la strada da percorrere è ancora lunga: “Abbiamo fatto passi avanti importanti, ma dobbiamo continuare a lavorare per mantenere questo livello. La competitività interna è ciò che ci permette di migliorare e sarà fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi stagionali”.
Andrea Alati
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