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·23 ottobre 2025

Napoli, la rosea provoca: “De Bruyne è un problema”. Conte prepara due novità tattiche per rilanciare il belga

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La Gazzetta dello Sport analizza la situazione del fuoriclasse ex City: possibili cambi di modulo e nuovi equilibri a centrocampo

Napoli, la rosea provoca: “De Bruyne è un problema”. Conte prepara due novità tattiche per rilanciare il belga

“De Bruyne è un problema”. Così titola La Gazzetta dello Sport nel giorno della ripresa degli allenamenti a Castel Volturno. Un titolo provocatorio ma che fotografa con precisione il momento del Napoli e del suo fuoriclasse belga, apparso in difficoltà nelle ultime settimane. Il tecnico Antonio Conte sta valutando due possibili novità tattiche per rilanciare il rendimento dell’ex Manchester City e restituire fluidità al gioco azzurro.


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Il nodo De Bruyne-McTominay: equilibrio da ritrovare

Da diverse partite il tema centrale ruota attorno alla convivenza tra Kevin De Bruyne e Scott McTominay, due giocatori di grande personalità ma dalle caratteristiche simili nel sistema attuale. Nel 4-1-4-1 disegnato da Conte, McTominay parte spesso largo per poi stringere verso il centro, finendo talvolta per occupare le stesse zone di campo in cui agisce De Bruyne.

Un doppione che ha limitato la libertà d’invenzione del belga e ridotto l’efficacia del pressing e del palleggio del Napoli. Conte ne è consapevole: “Per giocare con quattro centrocampisti abbiamo dovuto cercare ampiezza con il terzino”, avrebbe spiegato il tecnico, lasciando intendere che il sistema attuale non è definitivo.

Due novità allo studio: De Bruyne più avanti o ritorno al 3 in mediana

Secondo La Gazzetta dello Sport, Conte starebbe valutando due soluzioni alternative per rimettere al centro del progetto il suo numero 17.

De Bruyne più vicino alla punta, quasi da seconda mezzala offensiva o trequartista aggiunto, per liberarlo da compiti difensivi e sfruttarne la visione di gioco negli ultimi trenta metri.

Ritorno ai tre in mediana, con l’inserimento di un centrocampista più dinamico (Elmas o Cajuste) accanto a McTominay e Lobotka, consentendo a De Bruyne di agire in posizione più libera o da falso esterno.

Entrambe le soluzioni hanno un obiettivo comune: preservare l’equilibrio e, al tempo stesso, rilanciare il talento del belga, che resta un punto fermo della squadra nonostante il rendimento altalenante.

Conte tra pragmatismo e gestione delle energie

Antonio Conte non intende rinunciare al suo leader tecnico, ma punta a gestirne minutaggio e posizione per evitare cali di intensità. Il Napoli sta attraversando una fase di riflessione tattica dopo la pesante sconfitta in Champions contro il PSV Eindhoven, e il tecnico leccese vuole arrivare allo scontro diretto con l’Inter con una squadra più bilanciata.

Rinunciare a De Bruyne, spiega La Gazzetta, “sarebbe un azzardo”. Il vero obiettivo è permettergli di rendere al massimo nelle zone decisive del campo, alternando uomini e forze per non perdere lucidità nei finali di partita.

De Bruyne resta il faro tecnico del Napoli

Nonostante le critiche, in casa Napoli nessuno mette in discussione il valore di De Bruyne. Il belga è considerato un punto di riferimento tecnico e carismatico, ma Conte chiede maggiore efficacia nelle partite di alto livello. Il lavoro in corso a Castel Volturno va proprio in questa direzione: trovare la formula tattica che consenta a De Bruyne di esprimersi al meglio, senza compromettere la compattezza della squadra.

Verso Napoli-Inter: prove di equilibrio

La sfida contro l’Inter di sabato sera sarà un test chiave anche sotto il profilo tattico. Conte deciderà solo dopo la rifinitura se confermare il 4-1-4-1 o sperimentare una delle nuove varianti provate in allenamento. In ogni caso, la sensazione è chiara: il Napoli non può prescindere da De Bruyne, ma deve costruire un sistema che lo valorizzi davvero.

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