Napoli, Neres pronto al riscatto: contro il Torino la grande occasione per tornare protagonista | OneFootball

L’attaccante brasiliano non segna da 287 giorni e 17 partite. Con Politano infortunato, la sfida di Torino può essere il momento della svolta per David Neres.

Napoli, Neres pronto al riscatto: contro il Torino la grande occasione per tornare protagonista

La prossima sfida del Napoli di Antonio Conte, in programma sabato 18 ottobre alle 18 contro il Torino, potrebbe rappresentare una svolta personale per David Neres.

L’esterno brasiliano, arrivato la scorsa stagione dal Benfica, non trova la via del gol da 287 giorni e 17 partite: l’ultima rete risale a gennaio, in quella vittoria di Firenze che sembrava preludere a un nuovo inizio.

Secondo La Gazzetta dello Sport, il match dello Stadio Olimpico Grande Torino sembra “disegnato ad arte” per lui. L’assenza di Matteo Politano, infortunato, apre infatti uno spazio prezioso sulla corsia destra, la zona di campo in cui Neres ha costruito la propria fama ai tempi dell’Ajax e del Benfica: partire da destra, accentrarsi sul mancino, inventare.

“Conte può sistemarlo a destra al posto di Politano, oppure spostarlo a sinistra dove ama muoversi con naturalezza. Qualsiasi modulo scelga il tecnico, Neres può adattarsi”, scrive Antonio Giordano sulla Gazzetta.

Dal ruolo di alternativa a possibile titolare: Conte studia le mosse

Dopo un periodo complicato, in cui un affaticamento muscolare lo aveva costretto a fermarsi proprio nel riscaldamento di Napoli-Cagliari, Neres ha ritrovato condizione e fiducia. Ora, con Politano fuori e destinato a riposare in vista dei prossimi impegni, il brasiliano è in piena corsa per una maglia da titolare.

La duttilità tattica di Neres, in grado di muoversi su entrambe le fasce, offre a Conte soluzioni multiple. Il tecnico, che lo ha seguito da vicino durante la sosta a Castel Volturno, potrebbe scegliere di rilanciarlo proprio a Torino, magari in un tridente con Raspadori e Osimhen o in un più equilibrato 4-1-4-1.

Il paradosso Neres: talento scintillante ma ancora incompiuto

Da quando veste l’azzurro del Napoli, Neres ha realizzato tre gol complessivi: due in campionato e uno in Coppa Italia. Numeri ben lontani da quelli registrati in Olanda e in Portogallo, dove arrivò a toccare quota 14 gol con l’Ajax e 12 con il Benfica in una sola stagione.

La sensazione, condivisa anche nello staff tecnico, è che il giocatore non abbia ancora espresso il suo potenziale, complice una collocazione tattica non sempre congeniale. Sulla sinistra, infatti, ha faticato a trovare spazi e tempi d’inserimento; sulla destra, invece, ha sempre dimostrato di saper incidere con dribbling, tagli e conclusioni velenose.

La gara contro il Torino potrebbe dunque rappresentare il punto di ripartenza: l’occasione per interrompere un digiuno lungo quasi dieci mesi e rilanciare la sua stagione in un Napoli che ha bisogno di ritrovare brillantezza offensiva.

Neres resta in vantaggio su Elmas e Spinazzola

Come riporta anche il Corriere dello Sport, il brasiliano è il principale candidato per sostituire Politano. Mentre Elmas e Spinazzola sono stati impegnati con le rispettive nazionali – la Macedonia del Nord e l’Italia – Neres è rimasto ad allenarsi agli ordini di Conte a Castel Volturno, un vantaggio importante per le scelte di sabato.

“L’infortunio di Politano è una tegola, ma allo stesso tempo apre una finestra su un’opportunità significativa per Neres”, scrive Davide Palliggiano sul Corriere. “Per la prima volta potrà giocare nella sua posizione naturale, la fascia destra, dove può finalmente esprimersi al meglio.”

Obiettivo riscatto: Torino come rinascita personale

Antonio Conte punta molto sulla reazione mentale del giocatore. In un Napoli che ha bisogno di continuità e di nuove soluzioni offensive, Neres può rappresentare una carta tattica fondamentale: rapidità, tecnica e capacità di saltare l’uomo sono qualità che al momento mancano all’organico, soprattutto con Politano fuori.

Il match contro il Torino, squadra fisica e compatta, offrirà a Neres la possibilità di dimostrare di essere più di un’alternativa. A 30 anni, dopo stagioni di alti e bassi, il brasiliano sa che il tempo per tornare protagonista non è infinito. E che il modo migliore per convincere Conte – e riconquistare il pubblico del Maradona – è quello di tornare a fare ciò che gli riesce meglio: segnare e incidere.