Calcio e Finanza
·30 giugno 2025
Nello stadio Flaminio spunta una discarica: «Qui buttano di tutto»

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·30 giugno 2025
Due colonne di legname, alte tre metri. Un trattore sventrato e avvolto dai rovi, un attaccapanni sbilenco accanto a una fila di quadri accatastati. Frigoriferi, materassi sfondati, cucine industriali. Oggi una parte del piazzale dello stadio Flaminio è questo: una discarica chiusa da catene e lucchetti, inaccessibile ma visibile.
Quello che una volta era un tempio dello sport romano è diventato – spiega l’edizione romana de La Repubblica – un deposito temporaneo dove custodire materiali in attesa di smaltimento. È possibile osservarlo costeggiando il perimetro. Prima fermata: l’ingresso principale, nei pressi di Piazzale Ankara. Alcune grosse pensiline in ferro e plastica sono adagiate sull’asfalto.
Fino a sabato scorso c’erano anche i resti di quello che sembrava essere il bancone di un bar. Il giorno seguente sono stati rimossi. Poco più avanti, superata la pineta dove gli autisti dei pullman si riparano dal sole mentre i turisti visitano il Maxxi e il Parco della Musica, e dove alcune roulotte ospitano le famiglie che popolano il piazzale tutto l’anno, ci sono altri ingressi. Le inferriate sono alte, am è difficile non notare i cumuli di rifiuti.
Tra l’entrata 31 e la 35, a poche decine di metri dall’Auditorium, si vedono finestre divelte, carrelli pieni di bottiglie di vetro, divani, letti, panche, comodini, culle e sacchi di cemento. Ancora: cumuli di mobili, tubi di plastica, legname e altri oggetti ingombranti. Non mancano pneumatici di grandi dimensioni, probabilmente appartenuti a mezzi pesanti, insieme a tavoli, tavolini, armadi, pezzi di cucine. Qualche sacco nero, un forno a microonde, bancali, bidoni, cassette della frutta, ferraglia di varia natura e quattro pallet accompagnano il visitatore fino al termine dell’impianto.
Così, mentre prosegue il dialogo tra la Lazio e il Campidoglio sul destino dello Stadio Flaminio, una parte dell’area esterna è stata trasformata in un deposito di rifiuti. «È il materiale utilizzato per girare un film, verrà sgomberato nei prossimi giorni», spiegano dal Campidoglio. Tutto regolare, dunque, secondo il Comune.
Ma è probabile che qualcuno abbia approfittato della situazione per gettare abusivamente altri rifiuti accanto ai resti della scenografia, accatastati legittimamente al termine delle riprese cinematografiche: «Qui vengono a lasciare qualsiasi cosa. La scorsa settimana hanno buttato di tutto, lanciando da dietro il cancello», racconta una persona al quotidiano.
All’esterno sono parcheggiate le auto di una società di sicurezza, a dimostrazione della sorveglianza costante. Oltre i cancelli alcune persone fanno la guardia alle collinette di rifiuti. Presto, assicurano dal Campidoglio, tutto il materiale verrà rimosso e la zona sarà ripulita. Lo stadio Flaminio com’è noto è di proprietà del Comune di Roma.