Juventusnews24
·23 ottobre 2025
Nuovo allenatore Juve (Gazzetta): su Tudor restano le ombre di questi tre allenatori. Il nuovo scenario dopo il ko del Bernabeu contro il Real

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Una sconfitta che fa meno male del previsto, una prestazione d’orgoglio che restituisce un minimo di serenità, ma non cancella i dubbi. La Juventus esce dal Santiago Bernabeu battuta per 1-0 dal Real Madrid, ma Igor Tudor, pur restando sotto osservazione, guadagna un po’ di respiro. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, la buona prova offerta contro i campioni d’Europa ha leggermente allontanato le ombre dei possibili sostituti, ma la panchina del tecnico croato resta in bilico: la prossima sfida contro la Lazio sarà un vero e proprio spartiacque.
Dopo la disastrosa e umiliante sconfitta subita contro il Como, la trasferta di Madrid era attesa come un banco di prova fondamentale, soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Da questo punto di vista, la risposta c’è stata: la Juventus ha lottato con carattere, ha mostrato una ritrovata solidità difensiva (pur priva di Bremer) e ha tenuto testa ai Blancos, cedendo solo a un gol del fuoriclasse Bellingham. Una reazione d’orgoglio importante, che ha dimostrato come il gruppo sia ancora vivo e pronto a seguire il proprio allenatore.
Proprio questa buona prestazione ha reso le ombre dei possibili sostituti «un po’ meno ingombranti». La dirigenza ha apprezzato la reazione della squadra e, pur non essendo soddisfatta del risultato, ha visto segnali incoraggianti. Tuttavia, la crisi non è rientrata. Due sconfitte consecutive (Como e Real Madrid) pesano, la squadra non vince dal 13 settembre e il cammino resta in salita sia in campionato che in Champions League.
Per questo motivo, la partita di domenica prossima all’Olimpico contro la Lazio diventa uno snodo cruciale, forse decisivo, per il futuro di Igor Tudor. Un’altra prestazione negativa, magari accompagnata da un risultato deludente in uno scontro diretto così importante, potrebbe far precipitare la situazione e convincere la società bianconera a prendere decisioni drastiche. Nonostante i costi elevati di un eventuale esonero (Tudor ha rinnovato fino al 2027 e c’è ancora Thiago Motta a libro paga), il club non può permettersi di compromettere la stagione già a ottobre.
I nomi dei possibili sostituti restano sullo sfondo: da Roberto Mancini a Luciano Spalletti (soluzione costosa), passando per la scommessa Raffaele Palladino (svincolato) o addirittura un clamoroso Motta-bis. La Juve spera di non dover arrivare a tanto, ma si guarda intorno. Tudor ha guadagnato un po’ di tempo grazie alla reazione del Bernabeu, ma non ha ancora salvato la sua panchina. La vera risposta è attesa a Roma: serve una svolta, servono punti, serve una prestazione convincente. Altrimenti, le ombre torneranno a farsi davvero ingombranti.









































