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Vincenzo Visco·24 dicembre 2025
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Vincenzo Visco·24 dicembre 2025
Come da tradizione, il Natale è anche tempo di bilanci, giudizi, e così, puntuale come ogni anno, la redazione di OneFootball si ferma a guardare quanto accaduto in Serie A nel 2025.
È il momento di esprimere le nostre scelte e celebrare chi ha davvero fatto la differenza, assegnando i prestigiosi OneFootball Award. Concludiamo con il miglior giovane.
Il 2025 è stato senza alcun dubbio l’anno di Pio Esposito. L’attaccante classe 2005 si è ritrovato a soli 20 anni prima a trascinare lo Spezia verso una promozione in Serie A sfiorata e mancata sul rettilineo finale e poi a reggere l’urto fortissimo del salto a San Siro, tra Inter e Nazionale. Ma il giovane attaccante si è fatto trovare pronto e ha dimostrato qualità tecniche, fisiche e caratteriali, ma soprattutto un gran fiuto per il gol.
In sequenza sono arrivati il primo con l’Inter e al Mondiale per Club (contro il River Plate), in Serie A (contro il Cagliari), in Champions League (con l’Union SG), in Nazionale (contro l’Estonia), a San Siro (contro la Norvegia con l’Italia e con l’Inter contro il Venezia) e in Coppa Italia (proprio con i lagunari). Attaccante di razza pura, con un fiuto del gol spaventoso e un carattere forte e determinato: il 2025 è stato senza dubbio l’anno del talento scintillante di Pio Esposito.
Nico Paz è probabilmente uno dei pochi calciatori in questa Serie A su cui è possibile fare pensieri di un futuro roseo e al top del calcio mondiale. Classe cristallina abbinata a una crescita tattica impressionante, l'argentino è il faro di una squadra ambiziosa come il Como. Numeri da top europeo, il ragazzo scuola Real Madrid ha mostrato di essere più di un "semplice" 10 solo classe.
Paz è un calciatore totale, fisicamente attrezzato per reggere i ritmi delle grandi europee e bellissimo da vedere. I suoi numeri tra gol ed assist lo piazzano stabilmente tra i migliori della Serie A e la sensazione è che in una big europea, già da adesso, direbbe la sua col 10 sulle spalle. Da Real Madrid per giocare e non per arricchire il curriculu,m.
Certo, Nico Paz e Kenan Yildiz oppure Pio Esposito sono di gran lunga i giovani più determinanti della Serie A, però diamo merito alla vera rivelazione di questa Serie A: Marco Palestra. L'esterno del Cagliari - di proprietà dell'Atalanta - arrivava con un ottimo pedigree e grandi referenze degli addetti ai settori giovanili (preso al Fanta a 1, sono ultimo) ma nessuno si sarebbe aspettato questo impatto.
Le prestazioni sono impressionanti e i numeri lo confermano: solo il 2% dei pari ruolo in Europa ha completato più dribbling e "conduzioni palla al piede in avanti". A tutti gli effetti Palestra è già un giocatore di livello europeo, e lo conferma anche Pisacane: "Palestra è un ragazzo dalle altissime qualità". Se non è ancora il miglior giovane in assoluto, di sicuro è la sorpresa di questo 2025 in Serie A.
In una Serie A in cui ci si lamenta sempre dell'aridità in termini di talento, Kenan Yildiz costituisce una meravigliosa eccezione. Il classe 2005 è il prodotto più brillante del felice connubio tra settore giovanile e Next Gen applicato dalla Juventus negli ultimi anni, l'unico grande talento che il club abbia deciso di trattenere. Lui sta ripagando con gol, assist e una continuità crescente all'interno delle partite.
Forse non è il giovane calciatore più pronto del campionato, anche perché la concorrenza è di quelle notevoli, ma è certamente il ragazzo che è in grado di tirare fuori le giocate più importanti anche in un club come quello bianconero che regala delle pressioni che altrove non ci sarebbero. Nel contesto più difficile possibile in Italia, il turco è già il top player incontrastato della squadra. Adesso va blindato col rinnovo.
L'indecisione era tra Esposito e Bartesaghi, ma visto che il rossonero è esploso solamente in questa ultima parte di 2025... Dico Francesco Pio Esposito. L'annata dell'attaccante interista è di quelle da ricordare: 17 gol in Serie B con lo Spezia, poi il Mondiale per Club con l'Inter e l'esordio in Nazionale, con gol. Troppo spesso si abusa del termine "predestinato", ma forse questa volta è il caso di usarlo.Brava l'Inter a crescere un ragazzo così forte e a inserirlo in squadra nel momento giusto, quando dietro a Thuram e Lautaro c'era bisogno di gente affamata e pronta a tutto pur di onorare la maglia. Futuro assicurato, ma già il presente non è niente male.
Raccogliere l’eredità di Alessandro Del Piero a soli 19 anni non era affatto semplice, ma Kenan Yildiz convive da tempo con l’etichetta di predestinato. Non è cresciuto nel vivaio della Juventus, eppure il suo arrivo a parametro zero nel 2017 è bastato per assorbire e incarnare fino in fondo i valori bianconeri, che oggi rappresenta con orgoglio.
La fascia di capitano, indossata in più occasioni, non è una casualità: Yildiz, nonostante la giovane età, è già un leader riconosciuto nello spogliatoio. Uno status costruito soprattutto grazie a un 2025 da protagonista assoluto. Con Thiago Motta si è preso il posto da titolare fisso e non lo ha più mollato, infilando una serie di prestazioni di alto livello anche in un contesto tutt’altro che semplice, segnato da tre cambi in panchina in una stagione e mezza.
Adesso, con l’arrivo di Luciano Spalletti, per il talento turco si apre la possibilità del salto definitivo di qualità. “Non sa quanto è forte”, ha detto il tecnico toscano per esaltarlo. Ma in verità Yildiz, in fondo, ne è pienamente consapevole. Guadagna troppo poco per essere l’uomo copertina della Juventus. Il rinnovo potrebbe diventare la ciliegina su un 2025 da incorniciare o il modo migliore per aprire un 2026 da protagonista annunciato.
Per Kenan Yildiz questo è stato l’anno della consacrazione, non solo alla Juventus ma nel calcio mondiale. Il talento turco ha compiuto il definitivo salto di qualità, diventando un riferimento tecnico ed emotivo per i bianconeri. Gol, assist e giocate decisive hanno scandito una annata vissuta spesso sulle sue intuizioni, anche nei momenti più complessi di una Juve a corrente alternata. Yildiz ha saputo prendersi responsabilità, incidere nei match che contano e alzare il livello quando serviva. Continuo nel rendimento, decisivo nelle partite chiave, si è confermato tra i migliori del gruppo e, in alcune fasi, semplicemente imprescindibile.
È innegabile, Nico Paz ci ha rimesso in pace con il calcio e la Serie A: un talento entusiasmante che si è preso di prepotenza l'attenzione del mondo del calcio, alimentando continue voci di mercato su quando tornerà alla casa madre Real Madrid, che dalla Spagna guarda e si frega le mani, nonostante l'abbondanza nel ruolo. Certo è che il talentino del Como ci ha regalato magie calcistiche a profusione, con quel sinistro così educato e quella visione di gioco capace di lasciarci a bocca aperta.
Soprattutto, però, ha dimostrato la testa sulle spalle di un giocatore già maturo a dispetto della sua età, la capacità di prendersi la squadra sulle spalle e una tenacia che lo porta a giocare a tutto campo, a lottare su ogni pallone e a essere sempre determinante. Se questo basterà a prendersi il Real da titolare (e chissà, la 10 argentina un giorno), è ancora tutto da vedere. Certo è che Paz ha trovato il palcoscenico giusto in cui crescere e brillare.
📸 PABLO PORCIUNCULA - AFP or licensors









































