Juventusnews24
·23 ottobre 2025
Oppini mastica amaro dopo Madrid: «La Juventus crea e lotta, ma spreca troppo. Oggi saremmo fuori dalla Champions, ma siamo solo alla 3ª…». Il suo messaggio – FOTO

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·23 ottobre 2025

Una sconfitta che brucia, un paradosso che fa rabbia. La Juventus esce dal Santiago Bernabéu battuta 1-0 dal Real Madrid, ma lo fa a testa altissima, giocando alla pari con i campioni di Spagna e sprecando occasioni clamorose. L’analisi del noto opinionista e tifoso bianconero, Francesco Oppini, fotografa perfettamente la serata: «La Juventus crea e lotta, ma spreca troppo, il Real Madrid no».
La Signora vista a Madrid è stata una squadra coraggiosa, organizzata e capace di mettere in difficoltà i “Blancos”. Ha creato diverse palle gol nitide, ma è mancata la lucidità sotto porta. L’emblema di questa sterilità sono le due clamorose occasioni divorate prima da Dusan Vlahovic, ipnotizzato da un super Courtois, e poi da Loïs Openda nella ripresa. Sprechi che, a questi livelli, si pagano a caro prezzo.
Il Real Madrid, invece, ha dimostrato ancora una volta la sua spietatezza. Pochi tiri, ma letali. L’azione del gol è un manifesto: accelerazione di Vinícius Júnior, palo colpito, e tap-in vincente di Jude Bellingham, lasciato colpevolmente solo dalla difesa bianconera. Cinismo puro, la legge dei campioni.
Come sottolineato da Oppini, gran parte del merito per il risultato finale va anche ai due portieri, definiti i «migliori in campo». Da un lato Thibaut Courtois, decisivo su Vlahovic. Dall’altro, un monumentale Michele Di Gregorio, che ha tenuto in partita la Juve con almeno tre interventi prodigiosi.
Nonostante la buona prestazione, però, la Vecchia Signora incassa la seconda sconfitta consecutiva (dopo quella di Como) e allunga a sette la striscia di partite senza vittorie (cinque pareggi e due ko). Una crisi di risultati allarmante. «Oggi saremmo fuori dalla coppa, ma siamo solo alla 3ª», conclude amaramente Oppini. La Juve è viva, ha ritrovato l’orgoglio, ma per uscire dal tunnel ha un disperato bisogno di ritrovare la via del gol. Il tempo stringe.









































