Orlando: «Juve da settimo-ottavo posto. La società dovrebbe trovare il coraggio per dire questo. I tifosi bianconeri non vanno illusi» | OneFootball

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·24 ottobre 2025

Orlando: «Juve da settimo-ottavo posto. La società dovrebbe trovare il coraggio per dire questo. I tifosi bianconeri non vanno illusi»

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Orlando: «Juve da settimo-ottavo posto. La società dovrebbe trovare il coraggio per dire questo. I tifosi bianconeri non vanno illusi». Parla l’ex calciatore

L’ex calciatore Massimo Orlando, intervenuto ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione Maracanà, ha offerto un’analisi durissima e senza sconti del momento complicato della Juventus, alla vigilia della delicata sfida contro la Lazio.

Alla domanda su cosa possa fare Igor Tudor per trovare un cambio di passo, Orlando si è mostrato scettico, individuando il problema nella qualità della rosa e nella comunicazione societaria. Secondo lui, il pareggio di Madrid è stato solo un palliativo.


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«Può accadere che la Juve possa fare anche risultato, perché anche la Lazio è in una situazione non facile. Non sarà una partita facile. Il brodino di Madrid ha fatto uscire benino la Juve, ma voglio che la società abbia il coraggio di dire quello che non hanno fatto tante altre. La Juve è una squadra che ci vorrà tanto tempo per rivederla vincente. Serve avere coraggio di dire certe cose. Se continui a illudere…Sono giocatori, parecchi, non da Juve. Quindi meglio dire la verità».

L’ex calciatore ha poi rincarato la dose, spiegando perché la Juventus attuale sia così difficile da allenare, anche sul piano attitudinale. Per Orlando, le responsabilità principali non sono del tecnico, ma della dirigenza.

«Non è colpa solo di Tudor. La Juve ha una società che da 4-5 anni cambia in continuazione dirigenti, giocatori mediocri per essere la Juve, a parte 4-5 elementi. Che squadra è la Juve? Se è questa, rischia di arrivare settima-ottava, ne sono convinto. E’ una squadra diventata normale, non è la Juve. Prima trovano dirigenti bravi, che portano anche giocatori bravi, prima tornerà protagonista. Altrimenti il periodo buio continuerà perché non è facile uscirne. Serve che lavorino bene, a partire dalla società».

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