Padova, il vice Tarroni: “Rapporto di stima reciproca con Andreoletti. Ha tutte le qualità per arrivare in alto” | OneFootball

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·16 novembre 2025

Padova, il vice Tarroni: “Rapporto di stima reciproca con Andreoletti. Ha tutte le qualità per arrivare in alto”

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Nicola Tarroni, 53 anni, quindici anni fa era l’allenatore di Andreoletti, allora giovane portiere del Lecco, oggi è il suo secondo al Padova. Il vice del tecnico biancoscudato ha rilasciato un’intervista al Gazzettino. Queste le sue parole:


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“Alleno da 35 anni, ho iniziato a 19, operando nei settori giovanili, in particolare di Fiorentina, Reggiana, Entella e Lecco, e poi nelle prime squadre. Come collaboratore ho lavorato due anni in nazionale con Ventura, Di Biagio e Mancini, poi con Ballardini al Genoa, Sassuolo e Cremonese, al Torino e con altri tecnici quali Panucci e Cadregari.

Andreoletti? Sin dai tempi del Lecco si è instaurato un rapporto di stima reciproca sul piano umano, al di là dell’aspetto tecnico. Abbiamo mantenuto i contatti e quando si è creata questa situazione a Padova, ho accettato volentieri. Già allora si notava la personalità, l’intelligenza e le qualità per essere un leader e fare le cose in una certa maniera. A quei tempi aveva poco più di vent’anni e avanti a sè una carriera da giocatore, non credo che pensasse già di fare l’allenatore.

Ognuno ha le proprie peculiarità, ma Andreoletti è differente dagli altri. Ha passione, intelligenza acuta, è preparato e sempre aperto a immagazzinare cose nuove. È importante non fermarsi mai. Ha un modus operandi e una mentalità molto lineare e fa le cose con una certa progettualità. Condivide con noi impressioni, ci rende partecipi delle cose e si fa tutto in gruppo; si pianifica, si preparano le sedute e si valutano i piani tattici delle gare insieme, fermo restando che poi le decisioni spettano a lui che è il principale responsabile tecnico. Nella specifica distribuzione dei compiti io mi occupo soprattutto dell’aspetto tattico.

Futuro? Per me Andreoletti ha tutto per poter fare l’allenatore anche in categoria superiore. Premesso che nel calcio non è mai facile preventivare le cose, secondo me ha potenzialmente tutte le qualità, come il sapersi rapportare e parlare, che nel calcio di oggi, insieme alle competenze, contano parecchio. Ha poi grande presa sui giocatori. Questo gruppo è straordinario, formato da ragazzi sani e seri. Hanno tutti un rapporto profondo con l’allenatore e un vissuto di risultati, aspetto che vale anche per i nuovi arrivati.

Ci capita di parlare anche di altro, ma siamo uno staff abbastanza portato al calcio e gran parte delle ore che passiamo in sede e sul campo, tante e piacevoli, sono a base di calcio, fermo restando che non mancano momenti per diversificare. Padova è una città bellissima, con una qualità della vita molto alta”.

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