Calcionews24
·10 novembre 2025
Paleari Torino, Amelia analizza: «Da quando gioca, il Toro non ha perso una gara. È stato reattivo sul colpo di testa di McKennie, ma l’intervento col coefficiente maggiore…»

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Marco Amelia, campione del Mondo ed ex portiere del Milan, intervistato da Tuttosport, esprime la sua ammirazione e non sorpresa per la carriera di Alberto Paleari, attuale saracinesca del Torino. Amelia, che fu una sorta di chioccia per Paleari ai tempi rossoneri, lo aveva individuato come un talento promettente fin da giovanissimo.
PALEARI AL MILAN – «Devo dirle che Alberto già all’epoca mi aveva colpito per i mezzi di cui era dotato. Aveva una struttura fisica importante abbinata a una grande reattività tra i pali. Doti fondamentali per arrivare a certi livelli. Ma soprattutto era un’altra la sua caratteristica che mi impressionò davvero…Pur avendo solo 18 anni, Paleari manifestava già una grande tranquillità tra i pali e fuori dal campo, era il classico ragazzo con le testa sulle spalle. Un’attitudine che ero sicuro l’avrebbe accompagnato per tutta la carriera».CHE CONSIGLI GLI HA DATO – «Gli ho sempre detto di lavorare con costanza e umiltà, ma soprattutto di crederci sempre. Anche quando il Milan l’ha ceduto nelle categorie inferiori, ho continuato a tenerlo d’occhio e ricordo ancora i complimenti che mandai ad Alberto dopo la vittoria delle Universiadi. Se l’Italia vinse quel titolo, lo deve in buona parte alle sue parate».ESPLOSO TARDI – «Ha fatto una lunga e dura gavetta, ma nelle categorie inferiori si è sempre imposto, anno dopo anno, come uno dei migliori nei campionati in cui giocava. Gli serviva solo un’occasione. Adesso è arrivato, seppur a 33 anni, a fare il titolare in Serie A e sta dimostrando di poterci stare con pieno merito».SI STA IMPONENDO – «Da quando gioca, il Toro non ha perso una gara e in alcune partite Paleari è pure stato il migliore in campo, come appunto nel derby con la Juventus. Ergo i risultati arrivati con lui tra i pali non sono affatto casuali…».BARONI DEVE INSISTERE SU DI LUI – «Per me sì. Alberto sta dando serenità al reparto difensivo e ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per tenersi stretto il posto tra i pali. Si è fatto trovare pronto, quando il Torino ha avuto bisogno di lui, e ora merita di proseguire come titolare».LA PARATA PIU’ DIFFICILE CONTRO LA JUVE – «È stato reattivo sul colpo di testa di McKennie, ma l’intervento col coefficiente maggiore di difficoltà resta quello in uscita a terra sulla conclusione di David sia per la distanza ravvicinata sia perché è sempre molto difficile per un portiere lanciarsi sui piedi degli attaccanti avversari. Paleari è stato molto abile nella scelta di tempo, chiudendo dal basso la porta al tiro del canadese. Ha avuto un tempismo perfetto».









































