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·19 giugno 2025

Palmeiras Al-Ahly: le tre cose che non hai notato della partita

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Ecco le tre curiosità sulla sfida delle ore 18:00, Palmeiras Al-Ahly: match valido per il ritorno la seconda giornata del Mondiale per Club

Una partita che sembrava bloccata dal caldo e dalla tattica, si è invece rivelata un piccolo dramma sportivo fatto di redenzioni personali, episodi quasi surreali e la spietata legge dei calci piazzati. Un match spezzato in due non solo dall’intervallo, ma da un errore, un’invenzione e una pausa che ha cambiato più il clima sugli spalti che le idee in campo. Palmeiras Al-Ahly è stato tutto questo, dentro il 2-0 ci sono un po’ di cose interessanti.

  • Il doppio volto del centravanti. La partita di Flaco Lopez è un romanzo in due atti. Il primo è al 46′, quando a un metro dalla porta compie un gesto goffo, una “ciccata” di punta che sa di condanna. Il secondo è al 58′: stessa porta, ma scenario opposto. Riceve in profondità, usa il corpo come uno scudo, resiste a una carica e con una diagonale secca e precisa firma il 2-0. Dall’inferno al paradiso in dodici minuti: l’errore che lo avrebbe perseguitato diventa il prologo della sua esultanza da protagonista.
  • La dittatura dell’episodio. In una gara tatticamente bloccata, dove le manovre elaborate (la circolazione palla dell’Al Ahli) si rivelano sterili e le giocate individuali (la serpentina di Estevao) non trovano la porta, a decidere è l’episodio. La partita si sblocca non con un’azione corale, ma con la traiettoria velenosa di Moreno su punizione, che costringe Abou Ali all’autogol. È la dimostrazione che quando l’equilibrio regna, serve un calcio da fermo per mandare in frantumi il copione. E anche un tantino di sfiga, a dirla tutta, perché il colpevole colpisce in modo scoordinato perché spinto da un compagno.
  • Il surreale stop per “maltempo”. Al minuto 60, sul 2-0, accade l’imponderabile: partita sospesa per 40 minuti. L’annuncio ufficiale parla di maltempo, ma in realtà è il caldo eccessivo e l’umidità a consigliare lo stop. Una pausa lunghissima e atipica che, anziché rianimare chi era sotto nel punteggio, ha finito per congelare le residue speranze dell’Al Ahli, apparsa ancora più lenta e senza idee alla ripresa, fino al nervosismo finale.
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