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Marco Alessandri·23 gennaio 2024
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Marco Alessandri·23 gennaio 2024
Il Chelsea di Mauricio Pochettino si rialza e, dopo una prima parte di stagione a dir poco sotto le attese, con i Blues che nonostante i milioni spesi nel marcato si trovano al nono posto in Premier League, centra la prima finale da due anni a questa parte.
In realtà a Stamford Bridge si respirava già aria di figuraccia, dopo la sconfitta rimediata dai londinesi nel match d’andata a Middlesbrough (1-0).
Invece a Thiago Silva e compagni bastano 45 minuti per chiudere i conti, trascinati da un super Cole Palmer. L’ex stellina del Manchester City è l’uomo copertina del match, ma forse anche della stagione di questo Chelsea.
Il fantasista segna forse la rete più facile del match, quella arrivata su regalo di Barlaser che vale il 4-0. Prima del gol, però, Palmer si era già reso protagonista di un primo tempo di altissimo livello, con giocate da applausi come quella che al 15′ manda Sterling sul fondo. Il cross dell’esterno inglese porterà poi al goffo autogol di Howson che vale l’1-0.
Quello che ha fatto impazzire il pubblico di casa, però, è un “numero” d’alta scuola con cui il classe 2002 si libera del povero Hayden Hackney: una giocata di suola con tunnel di tacco annesso da vedere e rivedere, che merita il boato di Stamford Bridge.
Cole Palmer, insomma. Save the name direbbero gli inglesi, che possono godersi le giocate dell’ennesimo grande talento di questa generazione dorata dei Tre Leoni. Per il trequartista i gol in stagione erano 9 prima di questa gara e diventano 11 con la doppietta servita al 77′, con un piattone destro su perfetto assist di Gallagher.
Undici gol, dunque, un numero non banale se si conta che in tutta l’annata precedente nessun giocatore blues aveva toccato questa quota.
Con ancora altri 5 mesi da giocare, verrebbe da dire che il bello deve ancora venire. Intanto il Chelsea prenota un posto a Wembley, dove il prossimo 25 febbraio si contenderà il trofeo con una tra Liverpool e Fulham (l’andata ad Anfield è finita 2-1 per i Reds).
Una finale che rappresenta il primo vero test per la nuova creatura guidata da Pochettino, a cui la proprietà ha promesso di dare tempo per permettere ai tanti giovani presenti in rosa di sviluppare appieno il proprio potenziale. Con alcuni, Palmer in testa, sembra che il traguardo sia già stato tagliato.