Paolo Rossi non ha dubbi sulla Juventus: «Champions League obiettivo minimo, ma sulla corsa scudetto voglio dire una cosa» – VIDEO | OneFootball

Paolo Rossi sicuro sulla Juventus: la classifica è corta, la squadra ha potenziale e le scelte forti del nuovo tecnico lo dimostrano

Un esonero che ha fatto discutere, una vittoria scaccia-crisi immediata (3-1 all’Udinese con Brambilla) e ora l’inizio di un nuovo, ambizioso corso. Il giornalista Paolo Rossi, nel suo consueto commento, ha analizzato il momento della Juventus all’indomani dell’arrivo di Luciano Spalletti, sottolineando come il nuovo tecnico erediti una situazione difficile, ma non compromessa. Anzi, per Rossi, la classifica è corta e la squadra ha tutto per risalire.

Paolo Rossi: una classifica corta e un potenziale da sfruttare

Il giornalista esprime la sua perplessità positiva sulla situazione. Spalletti non prende una squadra “morta”, ma un gruppo che ha già dato un segnale di vita vincendo mercoledì. La classifica, pur non brillante, non è drammatica e permette di guardare ancora a tutti gli obiettivi.

ROSSI – «Rimango perplesso, no? Cioè, la Juve che eredita Spalletti è una Juve comunque, tra virgolette, “rivitalizzata” già dal successo con l’Udinese, Spalletti eredita una squadra a -6 in una partita siamo già a -4. In questo momento tu hai per certi versi la stessa probabilità di vincere lo scudetto, come di finire in Conference League, perché la classifica è cortissima e non c’è nessuno che marcia a pieno ritmo.»

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Rossi: l’obiettivo minimo è la Champions, Spalletti ci crede

Per Paolo Rossi, alla Juve manca forse il bomber inarrestabile, ma la qualità generale della rosa non è in discussione. Semplicemente tenendo un passo normale (“la barra dritta”), si può restare agganciati alle prime. L’obiettivo Champions è obbligatorio, e le prime mosse di Spalletti dimostrano che il tecnico ci crede.

ROSSI – «Non abbiamo capocannonieri da dire “Va beh, però se tu hai quella lì sei sicuro che ti trascinerà”. Se noi teniamo la barra dritta, che vuol dire non fare cose eccezionali ma fare quello che fanno gli altri, Si sta lì. poi dallo stare lì a vincere lo scudetto, o lottare per lo scudetto c’è un passo. Però io credo che per la qualità che abbiamo noi ribadisco il concetto nelle prime quattro ci dobbiamo entrare obbligatoriamente. Spalletti l’ha detto ma lo ha anche dimostrato con le scelte forti tipo lo spostamento di koopmeiners all’indietro e altre.»

Paolo Rossi: la squadra dà fiducia al tecnico

La conclusione del giornalista è una promozione dell’atteggiamento del nuovo allenatore e della rosa a sua disposizione. Le scelte coraggiose, come quella di Koopmeiners difensore a Cremona, sono il segnale che Spalletti vede del potenziale in questo gruppo.

ROSSI – «Questa è una squadra che a Spalletti dà fiducia.»

L’analisi di Rossi è dunque un invito all’ottimismo ragionato. L’esonero di Tudor è stato un trauma, ma la stagione è tutt’altro che finita. Con una classifica così corta e un allenatore esperto e motivato come Spalletti, la Vecchia Signora ha il dovere di puntare almeno al quarto posto. Le prime mosse del tecnico, coraggiose e ponderate, dimostrano che lui è il primo a credere in una rosa che, secondo Rossi, ha solo bisogno di ritrovare la rotta.