Pavard Marsiglia, Benatia svela: «Rabiot mi disse che il ragazzo voleva venire da noi, ho parlato con i miei amici Ausilio e Marotta e…» | OneFootball

Pavard Marsiglia, Benatia: «Rabiot mi disse che il ragazzo voleva venire da noi, ho parlato con i miei amici all’Inter». Il retroscena sul trasferimento

Mehdi Benatia, direttore sportivo dell’Olympique Marsiglia, ha rivelato alcuni dettagli sul trasferimento di Benjamin Pavard dal calciomercato Inter al club francese, confermando che l’operazione era stata avviata molto prima dell’ultimo giorno di mercato. In un’intervista rilasciata a Ligue1+ al termine del match vinto contro il Lorient in campionato, Benatia ha spiegato che già a maggio o giugno, durante un incontro tra Pavard e il centrocampista del Milan, Adrien Rabiot, il difensore francese aveva espresso il desiderio di trasferirsi all’OM.

Benatia ha raccontato di essere stato informato direttamente da Rabiot, che gli aveva riferito che Pavard era interessato a unirsi all’Olympique Marsiglia. Da lì, Benatia ha avviato dei contatti con i dirigenti nerazzurri, Piero Ausilio e Giuseppe Marotta, per esplorare la possibilità di portare Pavard in Francia. Tuttavia, la trattativa si è rivelata complessa a causa delle elevate richieste economiche sia sul fronte stipendio che sul prezzo del cartellino. Nonostante queste difficoltà, il trasferimento si è concretizzato all’ultimo giorno di mercato, quando l’OM è riuscito a chiudere l’affare.

Il trasferimento di Pavard rappresenta una delle mosse più importanti dell’estate per l’Olympique Marsiglia, che ha saputo approfittare delle trattative in corso per rinforzare la propria difesa con un giocatore di grande esperienza internazionale. Pavard, che si era affermato a livello mondiale con il Bayern Monaco e la Francia, è ora pronto a mettere a disposizione della squadra francese le sue qualità per la nuova stagione.

PAROLE – «Ha mangiato con Rabiot credo intorno a maggio o giugno, mi avevano chiamato quando erano insieme. So che Adrien mi aveva detto che Benjamin voleva venire da noi. Ho parlato allora con i miei amici dell’Inter, Piero Ausilio e Beppe Marotta, ma era un’operazione difficile per noi perché aveva un stipendio altro. E il prezzo era alto».