Milannews24
·24 dicembre 2025
Pedullà durissimo sul mercato estivo: «Milan, un disastro da risarcimento». Le sue parole

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Non usa giri di parole Alfredo Pedullà nel suo ultimo editoriale per Sportitalia.it. Secondo il noto esperto di mercato, le sessioni estive di Milan e Roma sono state fallimentari, al punto che «in un’azienda normale sarebbero già partite le lettere di richiesta risarcimento danni». Se la Roma è oggi costretta a inseguire profili come Raspadori e Zirkzee, per Pedullà è la prova che quanto fatto tra luglio e agosto è stato una tragedia sportiva. Il Milan, però, riceve le critiche più feroci: il giornalista salva solo l’acquisto di Rabiot, arrivato in extremis dopo l’esordio shock in campionato contro la Cremonese.
Tutti gli altri colpi milionari finiscono sul banco degli imputati. Pedullà cita il caso di Estupinan, pagato profumatamente ma subito scavalcato nelle gerarchie dal giovane Bartesaghi, e la gestione contraddittoria del centrocampo con gli investimenti su Jashari e Ricci. Anche l’operazione Nkunku, costata 40 milioni di euro, viene definita «indifendibile», specialmente se confrontata con le piste sfumate pochi mesi prima, come quella che portava a Gimenez del Feyenoord.
In questo scenario, emerge l’impotenza di Massimiliano Allegri. Secondo Pedullà, il tecnico toscano deve spesso accontentarsi di ciò che passa il convento, con la consapevolezza che le sue richieste principali vengono sistematicamente respinte dalla società. «Da mesi Max ha chiesto di concentrarsi su Vlahovic a parametro zero», svela il giornalista, sottolineando come il serbo fosse il vero obiettivo prioritario dell’allenatore per rinforzare un reparto che da troppo tempo non vede un innesto di spessore.
L’imminente arrivo di Niclas Füllkrug viene letto da Pedullà come una «sentenza» definitiva sulle ambizioni e sulle possibilità economiche del club: una scelta di ripiego volta a prendere il calciatore meno costoso sul mercato. La critica si estende infine alla catena di comando rossonera, tra consulenti esterni e direttori sportivi che, secondo il giornalista, avrebbero operato ignorando le reali necessità della squadra e dell’allenatore, portando il Milan a un punto di non ritorno.









































