Milannews24
·10 novembre 2025
Pellegatti non si nasconde: «Differenza abissale tra Modric, Jashari e Ricci. Penso che…»

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Il pareggio amaro contro il Parma, un 2-2 maturato dopo un doppio vantaggio, ha scatenato un’analisi critica e senza sconti da parte di Carlo Pellegatti. L’esperto ha sviscerato i motivi del repentino calo dei rossoneri, allargando il discorso oltre la singola partita e puntando il dito sulla tenuta complessiva della squadra di Massimiliano Allegri.
Pellegatti non usa mezzi termini, definendo la gara con i ducali come «la peggiore delle tre» partite meno brillanti affrontate in questo avvio di stagione, includendo anche Cremonese e Pisa. A suo giudizio, questa debacle è la più grave perché arriva al culmine del primo ciclo importante della stagione, subito prima della sosta. Il commentatore rifiuta categoricamente l’alibi della stanchezza: «Parlare di stanchezza non esiste per una squadra che gioca solo una partita a settimana». Se la squadra fatica ora, come farà a reggere il doppio impegno se dovesse qualificarsi per le Coppe Europee?
Ciò che preoccupa maggiormente Pellegatti è la debolezza tattica mostrata nel secondo tempo. Subire una rimonta e concedere «5-6 occasioni da rete» a un Parma che vanta il peggior attacco di tutti i campionati maggiori in Europa è un campanello d’allarme serio. L’esperto ha parlato di un «tiro al bersaglio» subito dal Milan, un segnale evidente di come qualcosa sia venuto meno a livello di concentrazione e strategia.
La causa principale del downgrade è identificata nella profondità della rosa. Pellegatti evidenzia un abisso tra i titolari e le riserve in diversi reparti. A centrocampo, l’assenza di un vero alter ego di Fofana e la disparità tra Modric Jashari e Ricci sono evidenti. Sulle fasce, la differenza tra Saelemaekers e Atekhame è netta. Infine, il reparto offensivo patisce la mancanza di un attaccante centrale affidabile, un difetto strutturale che Tare e Allegri dovranno affrontare al più presto.









































