Calcio e Finanza
·4 novembre 2021
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·4 novembre 2021
La politica internazionale torna ad intrecciarsi con il calcio nel Regno Unito: i proprietari di Manchester City e Newcastle sono stati denunciati dall’associazione per i diritti umani Guernica 37 per l’intervento militare nello Yemen e per le conseguenze tragiche sulla popolazione civile del Paese
La denuncia è stata diretta una ventina di esponenti delle case regnanti di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Tra questi, vi sono il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, patron de facto del Newcastle in quanto a capo del Public Investment Fund, e il suo omologo emiratino Mohammed bin Zayed, collegato alla proprietà del Manchester City.
Secondo l’accusa, infatti, la legge del Regno Unito prevede l’arresto immediato di chi si sia macchiato di crimini di guerra o contro l’umanità anche in un altro Paese del mondo e senza che tra le vittime figurino sudditi di Sua maestà.
La denuncia riguarda in particolare bombardamenti della coalizione coordinata dall’Arabia su uno scuolabus e su un funerale, con un bilancio di almeno 166 morti, e torture e assassinii perpetrati su commissione da un commando di mercenari colombiani. La nuova denuncia alla polizia ha seguito di poche settimane l’acquisizione saudita del Newcastle, solo l’ultimo affare delle petro-monarchie del Golfo nella Premier League.