Juventusnews24
·9 novembre 2025
Ravezzani lo ha notato: «È davvero deprimente vedere Thuram e Locatelli che fanno questa cosa». Critica al centrocampo della Juve

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·9 novembre 2025

Il pareggio a reti bianche nel derby contro il Torino ha lasciato molti strascichi e ha riacceso i riflettori sui problemi cronici della Juventus, in particolare sulla sua sterilità offensiva. Tra le molte analisi emerse dopo la partita, spicca quella del giornalista Fabio Ravezzani, che sul suo profilo X (precedentemente Twitter) ha voluto sottolineare uno degli aspetti a suo dire più negativi e frustranti emersi dalla prestazione bianconera.
La sua critica non si è concentrata tanto sulla tattica o sull’impegno, quanto su un fondamentale tecnico specifico, o meglio, sulla sua palese assenza in alcuni interpreti chiave del centrocampo. L’annotazione di Ravezzani è un attacco diretto alla qualità balistica dei centrocampisti di Spalletti.
Questa la sua dura analisi: «È davvero deprimente vedere Thuram o Locatelli che vanno al tiro da fuori. La percentuale delle volte in cui inquadrano la porta è inferiore al 10%. Le qualità di un centrocampista si misurano anche dai gol che riesce a produrre».
Con queste parole, Ravezzani esprime tutta la sua frustrazione nel vedere due giocatori centrali come Khephren Thuram e Manuel Locatelli tentare la conclusione dalla distanza senza quasi mai creare un pericolo reale. L’aggettivo “deprimente” non è casuale: sottolinea la rassegnazione nel vedere un’azione che, anziché creare speranza, si conclude quasi sempre con un nulla di fatto.
La statistica citata, quella della percentuale di tiri in porta inferiore al 10%, è un dato impietoso che trasforma una sensazione visiva in un fatto oggettivo. Per il giornalista, il problema è evidente: non si può ambire a vincere le partite se il centrocampo non solo non produce assist, ma non è nemmeno in grado di impensierire il portiere avversario da fuori area.
La chiosa finale è un richiamo ai doveri di un centrocampista moderno: «Le qualità… si misurano anche dai gol». Un monito chiaro che boccia, al momento, la pericolosità della mediana juventina.
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