Calcionews24
·27 settembre 2025
Roma di Gasperini: solidità difensiva, ma gli attaccanti restano a secco! Il dato

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La nuova Roma guidata da Gian Piero Gasperini, tecnico piemontese classe 1958 noto per aver trasformato l’Atalanta in una delle squadre più spettacolari e prolifiche d’Europa, ha iniziato la stagione con un percorso sorprendente. Nonostante quattro vittorie nelle prime cinque partite ufficiali tra Serie A ed Europa League, i giallorossi mostrano un dato insolito: gli attaccanti non hanno ancora trovato la via del gol.
Dopo quattro giornate di campionato e l’esordio europeo, né Lewis Ferguson, centrocampista scozzese adattato a ruolo offensivo, né Artem Dovbyk, centravanti ucraino arrivato in estate per garantire peso e reti in area di rigore, sono riusciti a sbloccarsi. Un’anomalia che sorprende, considerando la fama di Gasperini come maestro del calcio offensivo, capace negli anni di portare l’Atalanta a livelli di produzione realizzativa tra i più alti del panorama internazionale.
Il paradosso è che, pur senza i gol delle punte, l’impronta tattica dell’allenatore si nota già chiaramente. La Roma ha assimilato principi cardine del “calcio gasperiniano”: pressing alto, intensità costante e sviluppo della manovra sulle corsie laterali. La vera novità, però, è l’equilibrio difensivo. Con appena un gol subito nelle prime quattro giornate, Gasperini ha stabilito un primato personale: all’Atalanta, infatti, aveva spesso sacrificato la fase difensiva per privilegiare l’attacco.
In Europa, sono stati i difensori a caricarsi la squadra sulle spalle. All’Allianz Riviera contro il Nizza, hanno segnato Evan Ndicka, centrale ivoriano ex Eintracht Francoforte, e Gianluca Mancini, difensore italiano che con la rete è diventato il terzo marcatore più prolifico della storia romanista nel suo ruolo.
Il messaggio è chiaro: la Roma è già solida e riconoscibile nello stile del suo nuovo tecnico, ma per diventare davvero una squadra “alla Gasperini” serve il contributo degli attaccanti. Senza i loro gol, il progetto rischia di rimanere incompleto.
Il prossimo banco di prova sarà la sfida contro l’Hellas Verona: un’occasione per Ferguson e Dovbyk di scrollarsi di dosso la polvere e iniziare a trascinare la Roma anche sul piano realizzativo.
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