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·30 ottobre 2025

Roma-Parma, incoerente annullare il gol di Soulé. Diverse imprecisioni per Crezzini

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Quinta partita in carriera in Serie A per Valerio Crezzini, che torna in campo dopo aver arbitrato Lecce-Sassuolo. Il toscano ha davvero ancora tanto da migliorare da ogni punto di vista: tecnico, disciplinare ma anche gestionale.

Il giovane direttore di gara fischia davvero poco: sono solo sette i falli del primo tempo, mentre il totale arriva a diciassette. Nonostante ciò, sono diverse le imprecisioni nel corso della sua serata, a partire sin dall’avvio del match.


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Roma-Parma, la moviola completa

La partita si apre con un errore: Lautaro Valenti interviene in maniera durissima da dietro su Ferguson, costringendo l’attaccante della Roma ad abbandonare il campo. L’arbitro della sezione di Siena si perde un cartellino giallo, ma soprattutto sembra ancora non essere entrato in partita: infatti rimane fermo senza richiamare il difensore e senza percepire la pericolosità di un intervento del genere.

Giusto il giallo per Pellegrino, che saltando di testa colpisce con una gomitata non violenta sul volto Mario Hermoso nel tentativo di anticipare il difensore spagnolo. È l’argentino l’unico ammonito nella serata dell’Olimpico.

Che incoerenza sul gol annullato a Soulè per fuorigioco di Celik: di certo, una decisione in controtendenza rispetto ad altri episodi — Milan–Napoli, Milan–Pisa e Sassuolo–Napoli — tutti giudicati regolari. Qui il turco non prova chiaramente a giocare il pallone, anche se si trova all’interno dell’area di porta. E, detto questo, non è lui a impattare sulla linea di visione del portiere, ma il suo compagno Circati, che si trova proprio davanti al tiro.

Non c’è il rigore per il contatto tra Mancini e Britschgi nel secondo tempo. Il contatto tra il terzino del Parma e il difensore della Roma è troppo lieve per arrivare al penalty, giusta la decisione di Crezzini di lasciar correre.

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