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·8 aprile 2021
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·8 aprile 2021
Quando segna esulta sempre con una capriola, chiusa con un atterraggio in stile Cristiano Ronaldo che ribadisce la sua presenza sul posto. Per capire Rony a volte bisognerebbe guardare il calcio dal suo punto di vista, a testa in giù, con una prospettiva differente delle cose. Quella prospettiva che lui ha ingannato e ribaltato, scoprendo a 26 anni la sua natura di calciatore decisivo, forte nel momento giusto e non più evanescente come un tempo.
In Recopa Sudamericana c’è stata l’ennesima conferma della maturazione di questo talento, dotato su tutti i fronti sul piano calcistico: veloce, tecnico, dal grande istinto. Senza punti deboli a livello strutturale. Eppure la sua forza la si sta scoprendo solo ora dopo due anni di Palmeiras. All’Athletico Paranaense era una valida promessa su cui però erano disposte a puntare solamente delle società in grado di fare un mercato low cost che non muovessero troppi soldi. Mossa che porta anche decisamente fortuna al Palmeiras se si guarda che la Copa Libertadores è stata decisa da un outsider assoluto come Breno, e che in parte può considerarsi valida anche per Rony.
Le aspettative su di lui erano decisamente più alte rispetto al compagno che ha deciso la finale del Maracanâ, ma le sensazioni del suo arrivo erano che si trattasse di un calciatore dai pochi lampi, magari meravigliosi, ma troppo poco di sostanza. E invece con il tempo è diventato un calciatore in grado di incidere nelle partite, diventare un’arma micidiale per i contropiedi, un giocatore vincente anche quando in palio c’è tanto. Lo si è visto nel corso della Copa Libertadores con grandissime prove in tutta la fase a eliminazione diretta (5 gol in totale nel torneo, gli stessi segnati in campionato), lo si è rivisto nel primo match contro il Defensa Y Justicia.
Il suo talento ha immediatamente sbloccato la partita, con una giocata individuale in cui si dosano bene talento e determinazione, quando la grinta nel vincere un rimpallo lo ha aiutato laddove il piede non poteva più intervenire. Nel match sono arrivati anche altri due gol, il pari del Defensa di Romero e la bellissima punizione di Gustavo Scarpa che ha deciso la partita, ma Rony è stato ancora una volta tra i migliori.
Dopo un anno intero a questi livelli potrebbe essere anche pronto per un arrivo nel calcio europeo, tardivo visto che si tratta di un classe 1995, ma meritato per la crescita vista negli ultimi mesi. Solo che hi deciderà di puntare su di lui dovrà abituarsi alla sua visione delle cose, estrosa, a volte incomprensibile, come quella di chi guarda tutti a testa in giù.
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