Rovella svela su Locatelli: «Mi è sempre piaciuto questo aspetto del suo essere calciatore. Obiettivi dell’Italia? Vogliamo andare al Mondiale» | OneFootball

Rovella svela su Locatelli: «Mi è sempre piaciuto questo aspetto del suo essere calciatore». Le dichiarazioni dell’ex centrocampista della Juventus

Il centrocampista della Nazionale Nicolò Rovella ha rilasciato una intervista ai microfoni di Vivo Azzurro nel terzo giorno di ritiro a Coverciano. Di seguito le parole dell’ex giocatore della Juventus, oggi alla Lazio.

MISTER – «Il mister l’ho visto molto carico e questo ci dà energia, dobbiamo fare bene assolutamente in queste due gare. Lui trasmette il senso di appartenenza. Durante gli allenamenti ci dà l’energia giusta e l’energia è la cosa principale per arrivare carichi»

INIZIO STAGIONE – «Ora si inizia a prendere la forma giusta e a entrare in regime partita. La Nazionale poi ti dà anche lo stimolo in più per entrare in regime partita, è importante»

CONSIGLIO AI GIOVANI – «Io ho fatto tre partite, non posso dare troppi consigli (ride, ndr). Però sì, sicuramente cerchiamo di aiutarli a inserirli»

OBIETTIVO ITALIA – «Vogliamo andare al Mondiale. Il primo passo è il Mondiale e poi si vedrà»

SOMIGLIANZE – «Modric è sempre stato il mio idolo, anche quando ero più piccolo. Fa piacere, Modric è sicuramente un esempio»

IDOLO NEL RUOLO – «Direi Rodri. Anche Pedri è molto bravo»

ULTIMO RADUNO – «L’ultimo raduno non è stato il massimo, non è un ricordo piacevole. In Norvegia è andata male, poi con la Moldova abbiamo vinto e il clima s’è un po’ rilassato. Ma la gara in Norvegia è stata pesante, abbiamo sbagliato l’approccio e quello ha influito sulla prestazione e sul risultato»

PIÙ FORTI DI ESTONIA E ISRAELE – «Ovviamente sì, ma tutte le nazionali sono difficili da affrontare, anche chi sulla carta può sembrare più debole. Bisogna pareggiare l’intensità e la voglia, che forse in alcune situazioni è un po’ mancata. Solo pareggiando questi due livelli possono emergere le qualità dei giocatori»

LOCATELLI – «Mi è sempre piaciuta la sua tranquillità con la palla tra i piedi e la qualità con cui gioca sia col destro che col sinistro»