Calcionews24
·13 ottobre 2025
Sacchi: «Spero in Zidane alla Juventus. Lui crede in un calcio offensivo»

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·13 ottobre 2025
Un sogno che accende la fantasia dei tifosi, un’investitura che arriva da una leggenda della panchina. La presenza di Zinedine Zidane al Festival dello Sport di Trento ha riaperto una suggestione mai sopita nel cuore del popolo bianconero: rivederlo un giorno, non più in campo, ma sulla panchina della Juventus.
A lanciare l’assist perfetto per questo sogno è stato un maestro del calcio, Arrigo Sacchi. L’ex tecnico del Milan ha tessuto le lodi dello Zidane allenatore, esaltando il calcio spettacolare e vincente del suo Real Madrid e interrogandosi sul perché un tecnico del suo calibro sia ancora fermo. «Il suo Real giocava all’attacco, dimostrava coraggio, teneva il pallone per la maggior parte del tempo, dominava l’avversario attraverso una fitta rete di passaggi e il pubblico lo ammirava. Mi chiedo: perché un allenatore che ha creato una simile macchina di bellezza non sta lavorando?».
Sacchi ha poi trasformato la sua ammirazione in una speranza, un vero e proprio appello a immaginare “Zizou” di nuovo a Torino. «Confesso di avere una speranza. Lui è stato un grande juventino, è diventato un fuoriclasse con la maglia bianconera addosso, ha avuto un maestro come Marcello Lippi come guida tecnica, e allora perché non immaginarlo sulla panchina della Juve? Uno come lui, uno che ha sempre messo al primo posto il calcio offensivo, uno che crede nel gioco collettivo e nel talento al servizio della squadra. Il nostro campionato potrebbe soltanto trarre beneficio dalla sua presenza».
E lo stesso Zidane? Dal palco di Trento, il francese ha risposto, lasciando la porta più che socchiusa. Ha confermato la sua voglia di tornare ad allenare e ha ribadito il suo amore mai dimenticato per i colori bianconeri. «Tornerò ad allenare. Juve? Non so perché non sia successo. Ce l’ho sempre nel cuore, perché mi ha dato tanto. In futuro non lo so, un mio obiettivo è allenare la nazionale francese. Vedremo».
Una dichiarazione che, pur menzionando il sogno della nazionale francese, non chiude affatto all’ipotesi di un ritorno. Il futuro di Zidane è ancora da scrivere, ma le sue parole, unite a quelle di Sacchi, bastano per alimentare un sogno che a Torino non è mai svanito.