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·3 ottobre 2025

Sampdoria, difficoltà in attacco che partono del mercato: il punto sulle scelte di Fredberg e Walker

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Sampdoria, tante difficoltà in attacco per i blucerchiati: ma potrebbero nascere dal mercato, ecco per quale motivo

Le profonde difficoltà offensive che stanno condannando la Sampdoria all’ultimo posto in classifica in Serie B non nascono solo da questioni di campo, ma affondano le loro radici in un calciomercato estivo che ha lasciato il reparto avanzato privo di alternative. Con soli tre gol segnati in sei partite e il peggior dato di expected goals del campionato, la squadra paga a caro prezzo le scelte strategiche operate dalla dirigenza, in particolare dal CEO dell’area football Jesper Fredberg e dal rappresentante degli azionisti Nathan Walker, i quali si sono affidati a un modello di scouting basato su algoritmi e dati per costruire la rosa.

Le strategie algoritmiche e l’assalto finale a vuoto

Come evidenziato da un’analisi de Il Secolo XIX, per tutta la durata della sessione estiva, le priorità del club ligure non si sono mai concentrate sull’ingaggio di un nuovo centravanti da affiancare all’esperto Massimo Coda, unico vero specialista del ruolo in rosa. Al suo fianco è rimasto il giovane Marvin Cuni, un attaccante di movimento e sacrificio, ma non un bomber d’area di rigore. Questa carenza strutturale è emersa in tutta la sua gravità solo negli ultimissimi, frenetici giorni di mercato.


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È stato solo allora che la dirigenza della Samp ha tentato, senza successo, di correre ai ripari, bussando a porte importanti. Sono stati fatti tentativi concreti per due profili di categoria superiore: Andrea Belotti, esperto attaccante ex Roma e Torino che ha però preferito accasarsi al Cagliari, e l’ex blucerchiato Manuel De Luca, punta fisica che ha deciso di non accettare la corte del suo ex club. Il risultato è una coperta cortissima là davanti, che costringe il tecnico Massimo Donati a fare i conti con una prevedibilità offensiva disarmante. Le strategie, per quanto innovative, si sono scontrate con la dura realtà di un campionato in cui, senza un attacco prolifico, risalire la classifica diventa un’impresa quasi impossibile.

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