Inter News 24
·20 settembre 2025
San Siro Inter, scontro in Comune sulla delibera: il fronte del no cresce a sette consiglieri

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·20 settembre 2025
Il dibattito sul futuro di San Siro continua a dividere la politica milanese. Come riportato da Repubblica, la prima seduta della maxi commissione consiliare convocata per presentare la delibera sulla vendita dello stadio di Inter e Milan e delle aree circostanti si è trasformata subito in terreno di scontro. «Tra burocrazia, cavilli e regole… È già guerra tra i consiglieri sulla delibera per la vendita di San Siro», scrive il quotidiano.
Il centrodestra ha contestato il mancato rispetto delle tempistiche di convocazione della commissione, con l’obiettivo di chiedere l’annullamento della riunione. La sinistra, invece, ha acceso il dibattito sollecitando l’audizione dell’assessora al Verde Elena Grandi, che aveva già espresso parere negativo all’operazione, oltre a pretendere chiarimenti sul “non voto” della giunta.
Infatti, mercoledì scorso la delibera non era stata approvata nel merito dall’esecutivo guidato dal sindaco Beppe Sala, ma semplicemente ratificata per essere trasferita in Consiglio comunale. Una scelta che ha alimentato tensioni. La vicesindaca Anna Scavuzzo ha replicato: «Non si tratta di deresponsabilizzare la giunta o responsabilizzare il Consiglio. Sono delibere che vengono esaminate dalla giunta perché poi è l’aula che è chiamata a votare. Queste delibere hanno sempre questo iter».
Nel frattempo, il fronte del no si è allargato a sette consiglieri. Tra questi figura anche Angelo Turco, che ha sciolto la sua riserva e si è schierato contro la vendita. Un segnale che rende sempre più complessa la ricerca della maggioranza necessaria per approvare il provvedimento.
Parallelamente, anche la società civile si è mobilitata. La Rete dei Comitati della Città metropolitana di Milano si è riunita in piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, per discutere del futuro del Meazza. In quell’occasione il vicepresidente del comitato Sì Meazza, Claudio Trotta, ha sottolineato: «Lo stadio di San Siro non è solo la Scala del calcio, ma anche la Scala del rock. Solo a giugno e luglio, gli affitti dei concerti fatturano più o meno la stessa quota, dieci milioni di euro, che Milan e Inter devono ogni anno al Comune. Per questo, lo stadio è in grado di stare in piedi economicamente anche senza le due squadre».
Il confronto, dunque, è destinato a intensificarsi in vista della discussione finale in Consiglio, con un esito che resta tutt’altro che scontato.
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