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·2 ottobre 2025

San Siro, la vendita non chiude i conti: il futuro dello stadio tra ricorsi e inchieste

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Dopo il via libera del Comune, il progetto del nuovo impianto deve affrontare diversi ostacoli che potrebbero rallentare la demolizione di San Siro

Il Comune di Milano ha approvato la vendita dello stadio San Siro a Inter e Milan, segnando l’inizio di un percorso che si preannuncia lungo e complesso. La decisione rappresenta un passaggio cruciale verso la costruzione di un nuovo impianto moderno, ma il cammino è tutt’altro che privo di insidie.

Secondo quanto riportato da Tuttosport, il via libera delle autorità locali ha dato una spinta significativa al progetto, ma restano numerosi ostacoli di natura legale, politica e burocratica che potrebbero rallentare o addirittura mettere in discussione l’intera operazione.


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La battaglia dei comitati contrari

Tra i principali oppositori alla demolizione del Meazza c’è il comitato Sì Meazza, che ha già annunciato battaglia. I membri del gruppo hanno dichiarato di voler presentare un ricorso al Tar Lombardia e, se necessario, di rivolgersi alla Commissione Europea per fermare la demolizione dello storico impianto. La loro posizione è chiara: San Siro non è solo uno stadio, ma un simbolo della città e del calcio italiano, teatro di partite leggendarie e di campioni come Paolo Maldini, ex capitano del Milan e icona di eleganza difensiva, o Javier Zanetti, storico capitano dell’Inter noto per la sua leadership e longevità sportiva.

Le inchieste giudiziarie

Oltre alla protesta popolare, il progetto deve fare i conti con indagini già avviate dalla Procura di Milano e dalla Corte dei Conti. Al centro delle verifiche ci sono la vendita dell’impianto e il prezzo stabilito per la cessione, oggetto di diversi esposti. Questi sviluppi potrebbero rallentare ulteriormente l’iter, aggiungendo nuove incertezze a un quadro già complesso.

Un percorso ancora lungo

Il via libera del Comune rappresenta solo il primo passo. Come sottolinea Tuttosport, la partita è appena iniziata e si è già entrati nei “tempi supplementari”. L’esito finale dipenderà dalla capacità delle parti coinvolte di superare le sfide legali e burocratiche, oltre che dalla volontà politica di portare avanti il progetto.

La costruzione del nuovo stadio di Milano, destinato a ospitare le partite di Inter e Milan, sarà dunque un processo lungo e delicato. Solo la collaborazione tra club, istituzioni e cittadini potrà determinare se il futuro del calcio milanese passerà davvero attraverso la demolizione del leggendario San Siro.

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