Scamacca Thuram, destini incrociati dopo Lukaku: due strade diverse, una sola occasione mancata | OneFootball

Scamacca Thuram, l’attaccante racconta un mercato che poteva cambiare l’Inter e due carriere ancora a confronto

Estate 2023. I giorni della “sparizione” di Romelu Lukaku scuotono l’Inter come poche volte era accaduto. A Viale della Liberazione regnano sorpresa e smarrimento: chi avrebbe immaginato un epilogo simile? Per colmare il vuoto lasciato dal centravanti belga, Giuseppe Marotta e Piero Ausilio individuano in Gianluca Scamacca il profilo ideale. Parte la trattativa con il West Ham United, proprietario del cartellino.

L’affare, come riporta la Gazzetta dello Sport, resta appeso ai milioni. Il club inglese non arretra, l’Atalanta si inserisce con decisione, alza l’offerta e convince il giocatore. Inter beffata due volte: dalla Dea e dallo stesso Scamacca. In quel mercato, a Milano arriva comunque Marcus Thuram, a parametro zero. Ma il pensiero resta: cosa sarebbe successo se Scamacca avesse varcato il portone della sede nerazzurra?

Scamacca e Thuram sono attaccanti diversi, e proprio per questo compatibili. L’italiano è un centravanti classico, che riempie l’area; il francese dà il meglio quando può allungare la falcata e attaccare la profondità. Avrebbero potuto formare una coppia complementare, due “torri” con caratteristiche opposte ma funzionali.

Oggi, però, il bilancio pende più dalla parte di Thuram. A 28 anni appare più definito, più “arrivato”. Scamacca, che il 1° gennaio compirà 27 anni, non ha ancora dispiegato tutto il suo potenziale. Il tempo non gli manca, ma serve un’accelerazione. Emblematica la lettura di Gian Piero Gasperini: «Ha tutto, ma ci deve mettere più fuoco».

All’opposto, la definizione di Thuram firmata da Didier Deschamps: «Marcus è generoso, dà tutto». Tra “avere tutto” e “dare tutto” non è scontato che prevalga la prima opzione. Anche i numeri lo raccontano: in stagione Thuram ha segnato 9 gol in 17 presenze complessive, Scamacca 6 reti in 15 gare tra Italia ed Europa.

La porta girevole del mercato ha deciso. Resta il rimpianto di un incrocio mancato e la sensazione che, per Scamacca, le promesse siano ancora lì, in attesa di essere mantenute.