Calcio e Finanza
·13 ottobre 2025
Sempre più intensa la concorrenza tra banche nel calcio: i finanziamenti costano sempre meno per i top club

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·13 ottobre 2025
Il sempre più rilevante interesse da parte di fondi di investimento e banche d’affari ha permesso alle più società calcistiche europee di accedere a importanti, e preziosi, finanziamenti che si sono rilevati i meno costosi della storia in termini di interessi.
Come riporta il sito Off The Pitch, durante l’ultima finestra di calciomercato si è registrato un drastico calo dei margini sui prestiti garantiti da crediti di trasferimento, cioè sui pagamenti rateali dovuti tra club. Si tratta di un cambiamento significativo nelle dinamiche della finanza calcistica, in un’estate in cui sono stati spesi complessivamente 10,23 miliardi di euro in trasferimenti.
Per esempio, i club della Premier League, che hanno registrato la cifra record di 3,59 miliardi, sono stati tra i principali beneficiari del contesto di prestiti altamente competitivo. La presenza di più finanziatori in gara per mettere le mani sul giusto affare, infatti, ha ridotto i tradizionali premi di rischio, permettendo ai club più solidi di convertire in contante immediato i futuri pagamenti legati alle cessioni dei calciatori a tassi molto più favorevoli rispetto al passato. Questo accesso a capitali più economici ha garantito ai club di vertice una maggiore flessibilità finanziaria, consentendo loro di operare con meno vincoli di liquidità immediata sul mercato dei trasferimenti.
Secondo Vidar Fossdal, amministratore delegato di Football Finance Group, che media queste operazioni tra i club europei «nel segmento più alto dei club il margine medio è sceso da oltre il 2% a circa l’1,5%». Il fenomeno è stato guidato dall’intensa concorrenza, in particolare in Premier League, dove è aumentato il numero di istituti approvati per questo tipo di operazioni. Nonostante ciò, questo drastico calo non era previsto in queste proporzioni dagli addetti ai lavori.
Durante l’estate sono entrati nuovi attori, tra cui giganti finanziari come Citibank e Apollo Global Management, che hanno intensificato la competizione e fatto scendere ulteriormente il costo dei finanziamenti per i club di alto livello. L’ingresso di questi nuovi attori e le politiche aggressive delle grandi istituzioni hanno abbattuto i costi di finanziamento proprio in una fase di spesa record per i trasferimenti. Un meccanismo che vede premia i club, soprattutto quelli di Premier, considerati i debitori più sicuri, mentre le società più piccole o appartenenti a leghe meno redditizie affrontano ancora condizioni meno favorevoli.
Sul fronte opposto, le stesse forze che hanno favorito i club stanno ora mettendo alla prova la resilienza di alcuni finanziatori. Con i margini che si assottigliano e i volumi di affari che si disperdono tra più operatori, alcuni iniziano a sentire la pressione, e i nuovi arrivati trovano il mercato più difficile del previsto. Secondo Fossdal, i prossimi mesi saranno decisivi per capire se questo livello di concorrenza sia sostenibile per il futuro.