Zerocinquantuno
·16 dicembre 2025
Serie A, lo scenario inizia a delinearsi: l’Inter guida la corsa allo scudetto, in coda è crisi Fiorentina

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·16 dicembre 2025

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Primo terzo di campionato da poco superato per la Serie A 2025-2026: tra conferme, sorprese e delusioni, lo scenario comincia ad assumere contorni un po’ più chiari. Ad esempio, è un vero e proprio terzetto quello che sembra destinato a contendersi lo scudetto. L’Inter di Chivu guida la classifica a quota 33: autentico rullo compressore con le medio-piccole, zoppicante invece nei big match. L’esatto contrario del Milan, subito dietro a 32: i vari punti lasciati per strada contro le neopromosse fanno da contraltare al cinismo palesato di fronte alle dirette concorrenti; Allegri, fuori anche dalla Coppa Italia, potrà però beneficiare dell’unico impegno settimanale che l’attende da qui a maggio per giocarsi al meglio le chance di tricolore. Un ‘privilegio’ di cui non gode più il Napoli di Conte (31): partenopei che, pur con l’attenuante dei tanti infortuni, appaiono meno solidi e continui rispetto alla seconda parte della scorsa stagione, quella determinante per laurearsi campioni d’Italia.

Fonte: Valerio Pennicino/Getty Images (via OneFootball)
Il treno delle squadre in lizza per la Champions League e i successivi piazzamenti nelle coppe è guidato dalla Roma di Gasperini, che fa segnare 30 punti: riuscirà il tecnico piemontese a riportare i giallorossi nell’Europa più prestigiosa a sette anni di distanza dall’ultima volta? A stretto giro di posta insegue la Juventus (26), costretta dai cattivi risultati a chiamare Spalletti in luogo di Tudor: all’ex c.t. azzurro, terzo mister del 2025 bianconero, il compito di trovare il bandolo della matassa. Gli ultimi gradini continentali sono poi occupati dal Bologna di Italiano (25) e dal già citato Como di Fabregas (24), due realtà societarie e due proposte calcistiche in grado di infastidire le solite note, con la volontà di consolidarsi (i felsinei) o affacciarsi (i lariani) nelle zone nobili della graduatoria.

Fonte: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)
Ottavo posto, invece, per la Lazio di Sarri (22 punti): partenza lenta, ma il lavoro dell’allenatore toscano inizia ad intravedersi, seppur condizionato dal blocco del mercato estivo con cui i biancocelesti hanno dovuto fare i conti. Proseguendo nell’analisi va segnalato il notevole rendimento di Sassuolo (21) e Cremonese (20), entrambe neopromosse: gli uomini di Grosso possiedono valori di un certo tipo, specie dalla cintola in su, mentre sorprende vedere la creatura di Nicola così in alto, ben avviata verso una salvezza che in casa grigiorossa manca da oltre trent’anni. Nel gruppetto anche l’Udinese di Runjaic (21), apparentemente destinata alla solita ‘terra di mezzo’ senza troppi squilli ma senza alcun patema. Più indietro del previsto l’Atalanta, che ha appena toccato quota 19: dopo il fallimento della gestione Juric, gli orobici si sono affidati a Palladino per risalire la china e tornare in posizioni consone al valore della rosa.

Fonte: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)
Cammino altalenante quello del Torino di Baroni, attualmente a 17 punti e reduce dalla separazione col d.t. Vagnati (al suo posto il cavallo di ritorno Petrachi): ai granata serve un cambio di passo per vivere il resto del torneo all’insegna della tranquillità. A quota 16 il Lecce targato Di Francesco, che sta provando a togliersi di dosso una certa scimmia: riuscirà finalmente a mantenere la categoria con una squadra underdog? Dietro ai salentini troviamo quindi tre squadre a 14: il Cagliari di Pisacane ed il Parma dello spagnolo Cuesta, che vivono di vampate giornaliere peccando ancora molto in termini di continuità, e il Genoa di De Rossi, subentrato in corsa a Vieira e capace di ridare linfa ad una squadra ereditata in piena zona retrocessione.

Fonte: Simone Arveda/Getty Images (via OneFootball)
Una zona aperta dall’Hellas Verona di Zanetti (12 punti): le due recenti vittorie di fila hanno rinforzato la panchina del tecnico vicentino e rilanciato le speranze di salvezza degli scaligeri, ormai abituati a calcare terreni insidiosi. Penultimo posto per il Pisa di Gilardino, fermo da qualche settimana a 10: c’è poco da dire, la salvezza dei nerazzurri toscani rappresenterebbe una vera e propria impresa per l’allenatore biellese. Desolatamente ultima a quota 6, senza vincere nemmeno una partita, la Fiorentina: 365 giorni fa i viola dividevano la vetta con l’Atalanta a 34, oggi hanno 28 punti in meno e vedono il baratro della B ad un passo. La carta dell’avvicendamento in panchina è già stata giocata, ma Vanoli non ha portato alcun cambio di passo rispetto a Pioli. Commisso latita, la piazza ribolle: situazione delicatissima e sempre più intricata, a gennaio servirà una mezza rivoluzione.

Fonte: Gabriele Maltinti/Getty Images (via OneFootball)
Simone Minghinelli









































