Calcionews24
·12 settembre 2025
Slovacchia campione d’Europa 49 anni dopo: la UEFA riconosce il titolo del ’76

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·12 settembre 2025
Dopo quasi mezzo secolo di attesa e dibattiti, la UEFA ha finalmente corretto un’anomalia storica, riconoscendo ufficialmente anche alla Slovacchia la vittoria del Campionato Europeo del 1976. Quel trionfo, entrato nella leggenda del calcio per l’iconico rigore a “cucchiaio” di Antonin Panenka che piegò la Germania Ovest, era stato finora attribuito esclusivamente alla Repubblica Ceca, erede designata dopo la dissoluzione della Cecoslovacchia nel 1993.
La decisione iniziale dell’organo calcistico europeo non era mai stata digerita a Bratislava. La Slovacchia, infatti, rivendicava con forza il proprio ruolo fondamentale in quella vittoria, un contributo tutt’altro che secondario: ben sette degli undici titolari che scesero in campo nella finale di Belgrado provenivano da club e vivai slovacchi. Per decenni, quel titolo è stato sentito come proprio, ma mai riconosciuto nei registri ufficiali. Ora, dopo anni di ricorsi, l’UEFA ha accolto le istanze slovacche, restituendo a Bratislava l’eredità di un successo indimenticabile.
Quella della Cecoslovacchia del 1976 fu una vera e propria favola sportiva. Partita da outsider in una fase finale ospitata in Jugoslavia, la squadra sorprese prima la favoritissima Olanda in semifinale con un netto 3-1, per poi guadagnarsi la sfida contro i campioni del mondo in carica della Germania Ovest. La finale di Belgrado rimane ancora oggi una delle più emozionanti di sempre: la Cecoslovacchia andò in vantaggio per 2-0, subì la furiosa rimonta tedesca fino al 2-2 e, dopo aver resistito stoicamente nei tempi supplementari, portò la contesa ai calci di rigore.
Fu proprio dal dischetto che la storia del calcio cambiò per sempre. Sull’ultimo, decisivo tiro, Antonin Panenka si presentò di fronte al leggendario portiere Sepp Maier e, invece di calciare con potenza, beffò il mondo intero con un tocco morbido e centrale, un gesto tecnico folle e geniale che da allora porta il suo nome.
Questo tardivo ma giusto riconoscimento arriva in un momento particolarmente felice per il calcio slovacco. La nazionale, guidata dal CT italiano Francesco Calzona, sta vivendo un periodo di grande entusiasmo, culminato con la recente e prestigiosa vittoria contro la Germania nelle qualificazioni al Mondiale 2026. Un successo che, unito a questo trofeo finalmente iscritto nel proprio palmarès, proietta la Slovacchia in una nuova dimensione di consapevolezza e prestigio internazionale.