Spezia, Sarr: “Mancano dei tasselli, ma l’ossatura è rimasta. Dovremo sfruttare Artistico e Vlahovic, il mio obiettivo è…” | OneFootball

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·29 luglio 2025

Spezia, Sarr: “Mancano dei tasselli, ma l’ossatura è rimasta. Dovremo sfruttare Artistico e Vlahovic, il mio obiettivo è…”

Immagine dell'articolo:Spezia, Sarr: “Mancano dei tasselli, ma l’ossatura è rimasta. Dovremo sfruttare Artistico e Vlahovic, il mio obiettivo è…”

Mouhamadou Sarr, portiere dello Spezia, ha rilasciato un’intervista direttamente dal ritiro bianconero in cui ha parlato della prossima stagione, del rapporto con i giovani colleghi di reparto e degli obiettivi personali per il futuro. Di seguito le dichiarazioni integrali a CittàdellaSpezia.com.

RIPARTENZA – “Si riparte da lì, da dove avevo lasciato. Sta andando tutto bene. La squadra sta lavorando bene, ci stiamo integrando, stiamo conoscendo i nuovi. Ci stiamo preparando per questa nuova stagione, abbiamo fatto un ottimo ritiro. La squadra è in fase di costruzione, dei tasselli mancano e serve un po’ di tempo per conoscerci e integrarci al meglio, ma la strada è quella giusta”.


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GRUPPO – “Alcuni giocatori importanti sono andati via, ma l’ossatura dello scorso anno è rimasta. Conosciamo il mister, sappiamo come vuole giocare, e questo ci aiuta a ripartire da basi solide. I nuovi si stanno inserendo bene e lo spirito è quello giusto”.

NUOVE ARMI – “Il gioco in profondità può essere un’arma in più. Se impariamo a sfruttare le qualità di giocatori come Artistico e Vlahovic, possiamo fare male anche in verticale e non solo orizzontalmente. È solo l’inizio, ma conoscendoci meglio potremo esprimere tutto il nostro potenziale”.

MASCARDI E LEONARDO – “Mi piace lavorare con loro, sono molto positivi, disponibili, vogliono spingere forte come me. Ci troviamo bene a lavorare insieme, ridiamo molto e fa sempre piacere”.

OBIETTIVI – “La cura dei dettagli deve essere maniacale. Se oggi fai dieci domani devi fare undici, se fai venti devi fare ventuno il giorno dopo. Se sei stanco, devi almeno rimanere a venti. Se fai trenta clean sheet devi superarti e farne trentuno l’anno dopo, così come se fai trenta gol devi migliorarti. L’obiettivo è sempre alzare l’asticella. Non esiste il concetto di accontentarsi, è inconcepibile”.

STIMOLI – “Il meccanismo è lo stesso. Se l’obiettivo è chiaro e ben definito, tutto quello che succede lungo il percorso è indifferente. Non è piacevole passare quello che ho passato io, ovviamente, non è divertente, ma è il prezzo da pagare per raggiungere ciò che desideri. Se lo vuoi, lo puoi fare. Lamentarsi non serve a niente, il passato non lo puoi cambiare, devi tirare dritto per la tua strada”.

SOGNO – “Un ‘sogno’ è sempre vivo: quello di mettere a segno un assist. Anzi due! Uno con le mani e uno con i piedi”.

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