Calcio e Finanza
·26 settembre 2025
Stadi, attesa per oggi la nomina del commissario: costi e poteri

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·26 settembre 2025
È attesa per oggi la nomina del nuovo commissario per gli stadi, che avrà l’obiettivo di facilitare gli aspetti burocratici e non solo legati alla costruzione dei nuovi impianti o alla ristrutturazione di quelli già presenti. Lo ha confermato ieri sera il ministro per lo sport Andrea Abodi. “Ci vuole prudenza e rispetto, perché è facile parlare da lontano. A giugno ho fatto un decreto, a inizio agosto è stato convertito e domani (oggi, ndr), indicheremo il commissario per gli stadi“, ha spiegato il ministro.
In particolare, sarà una figura il cui compito sarà quello di accelerare e semplificare gli interventi di riqualificazione degli impianti italiani e di realizzazione di nuovi. La struttura commissariale prevede inoltre che i sindaci delle città interessate possano essere nominati sub Commissari.
In questo modo si valorizzerà il ruolo diretto degli enti locali, proprietari delle infrastrutture in oggetto, che sono considerate strategiche e di interesse nazionale. Si tratta di un assetto operativo innovativo, capace di coniugare le esigenze di una regia, che risultano indispensabili per un’operazione di sistema, e le competenze locali.
L’obiettivo è realizzare impianti moderni, accessibili e sostenibili nei tempi richiesti dalla UEFA, con procedure semplificate e poteri straordinari. Uno strumento concreto e decisivo per l’ammodernamento di un segmento fondamentale dell’impiantistica sportiva di alto livello e che sarà chiave per consentire all’Italia di co-ospitare con la Turchia EURO 2032.
Il commissario straordinario avrà ampi poteri per pianificare, coordinare e realizzare le infrastrutture sportive necessarie, sia pubbliche sia private. Potrà definire piani di intervento approvati dal Governo, agire in deroga a molte leggi (salvo norme penali, antimafia, golden power e vincoli UE) e rilasciare un’autorizzazione unica che sostituisce tutti i permessi, consentendo anche espropri. Potrà nominare sub-commissari, sostituirsi agli enti inadempienti e avvalersi di Sport e Salute e di Infrastrutture Milano Cortina come centrali di committenza.
Le opere saranno classificate di interesse strategico nazionale e dovranno rispettare le normative su appalti, ambiente, beni culturali e sicurezza. I poteri non si limitano alle città e agli stadi già individuati per gli Europei 2032, ma possono estendersi a qualsiasi intervento necessario e funzionale al torneo, inclusi progetti proposti da privati o previsti dal Comitato interistituzionale.
Come si legge nell’emendamento, il Commissario è individuato tra soggetti esperti nella gestione di attività complesse e nella programmazione e valutazione di interventi in materia di infrastrutture, dotati di specifica professionalità e competenza gestionale per l’incarico da svolgere. Per l’esercizio dei compiti assegnati, la figura resta in carica fino al 31 dicembre 2032.
Ma quanto guadagnerà? Come emerge dall’emendamento, «gli è riconosciuto un compenso, da determinarsi con il decreto di cui al primo periodo, nei limiti massimi di euro 77.409 per l’anno 2025 e di euro 132.700 per ciascuno degli anni dal 2026 al 2032, comprensivi degli oneri a carico dell’amministrazione». L’intera struttura avrà un costo di 369.076 euro per l’anno 2025 e di 632.700 euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2032.
Il Commissario straordinario si avvale inoltre di una struttura di supporto posta alle sue dirette dipendenze, che opera fino alla data di cessazione del relativo incarico. Alla struttura di supporto è assegnato un contingente massimo di personale non dirigenziale pari a dieci unità, dipendenti delle amministrazioni pubbliche in possesso delle competenze e dei requisiti di professionalità richiesti per il perseguimento delle finalità e l’esercizio delle funzioni.