Calcio e Finanza
·19 ottobre 2025
Stadio Roma a Pietralata, altro passo in avanti verso il progetto: il bosco si può spostare

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·19 ottobre 2025
Prosegue a piccoli passi il percorso di avvicinamento alla presentazione del progetto definitivo della Roma per il nuovo stadio a Pietralata. E anche in questi giorni è arrivata una notizia positiva in questo senso.
Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, nelle ultime ore è arrivata la relazione in merito ai 26,86 ettari che formano il quadrante di Pietralata dove la Roma sta progettando di realizzare il nuovo stadio. Di questi solamente 1,4 ettari sono da considerarsi a termini di legge un’area boscata, ma questa non ha nessun valore botanico, quindi non può essere vincolata in nessun modo.
La certificazione arriva dalla lettura delle 75 pagine della perizia sull’area (36 di perizia, 39 di allegati), redatta da Mauro Uniformi, presidente dell’Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ha, infatti, concluso il lavoro e depositato la perizia in Campidoglio. L’annuncio ufficiale è poi arrivato da due note di Palazzo Senatorio. La prima, dell’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi: «È stata depositata la relazione agronomica commissionata per verificare la presenza di zone boscate all’interno dell’area di circa 27 ettari individuata per la realizzazione del nuovo stadio dell’A.S. Roma».
La nota, prosegue evidenziando come «la maggior parte dei sedimi analizzati, pari a 23.39 ettari sono caratterizzati da vegetazione prevalentemente arbustiva/erbacea, da aree agricole, aree urbanizzate con immobili con giardini privati che in alcun modo può essere ricondotta ad area boscata». Insomma, per l’88% delle aree di Pietralata, quasi 24 ettari su quasi 27, non c’è traccia di querceti o sughereti. Su tre ettari e spicci di “area boscata” a termini di legge, due sono esclusi dalla definizione di bosco perché hanno la «destinazione urbanistica di “Aree pubbliche a verde di interesse urbano”». Restano solo «1,4 ettari di aree boscate che potranno essere trasformate mediante assenso da parte della Regione Lazio». Quest’ultimo punto è solamente un passaggio formale.
La nota di Alfonsi ricorda come l’area boscata sia definita «di scarso valore vegetazionale e naturalistico, in quanto derivante da un ex coltivo/frutteto, invaso da vegetazione per lo più pioniera, sinantropica ed infestante, con qualche inserzione di esemplari autoctoni». Tradotto: una volta lì c’era un frutteto che è stato abbandonato ed è stato invaso da piante infestanti. Insomma, si perdono 1,4 ettari di fratte e se ne guadagnano tre di area verde attrezzata per un totale di 11 ettari, come previsto dai rendering preliminari presentati dalla Roma.
A ribadire il concetto c’è una seconda nota, questa volta dell’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia: «La relazione Uniformi conferma una situazione già evidenziata dalla prima indagine vegetazionale e, tra l’altro, visibile anche a occhio nudo: la maggior parte delle aree interessate dal progetto per il nuovo stadio della As Roma sono in uno stato di abbandono e degrado e le particelle riconducibili ad aree boscate sono di scarso valore vegetazionale e naturalistico. Queste aree quindi possono essere trasformate e compensate altrove».
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