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·20 dicembre 2025
Supercoppa Italiana, Bologna “accontenta” Conte: finale senza invitati, a Riad sfida tra scudetto e Coppa Italia

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La Supercoppa Italiana ritrova, almeno per una sera, la sua identità originaria. Lunedì sera a Riad, con calcio d’inizio alle ore 20 e diretta esclusiva sulle reti Mediaset, la finalissima vedrà opposte Napoli e Bologna: la squadra campione d’Italia da una parte e la vincitrice della Coppa Italia dall’altra.
La Supercoppa Italiana ritrova, almeno per una sera, la sua identità originaria. Lunedì sera a Riad, con calcio d’inizio alle ore 20 e diretta esclusiva sulle reti Mediaset, la finalissima vedrà opposte Napoli e Bologna: la squadra campione d’Italia da una parte e la vincitrice della Coppa Italia dall’altra. Nessun “invitato”, nessuna scorciatoia legata al nuovo format. Esattamente ciò che Antonio Conte aveva rivendicato dopo la semifinale.
La frecciata di Conte e la risposta del campo
Dopo il successo sul Milan, Conte non aveva nascosto una punta di polemica: “Eravamo qui non per invito, ma perché ce lo siamo guadagnato”. Una frase che suonava come una critica diretta al format allargato della Supercoppa, pensato per coinvolgere quattro squadre e non più solo le due detentrici dei titoli principali.
Il Bologna, battendo l’Inter nell’altra semifinale, ha di fatto dato ragione al tecnico azzurro. Nella finale di Riad non ci sarà la seconda classificata in campionato né la finalista di Coppa Italia: all’atto conclusivo arrivano solo le due squadre che, secondo la logica storica della competizione, avevano pieno diritto a esserci.
Un ritorno alle origini della Supercoppa
È un ritorno simbolico allo spirito con cui la Supercoppa Italiana nacque alla fine degli anni ’80: scudetto contro Coppa Italia. Uno schema che si era già riproposto nell’edizione 2023, disputata a gennaio 2024, la prima con il format a quattro squadre. In quell’occasione la finale fu tra l’Inter, vincitrice della Coppa Italia, e il Napoli campione d’Italia, con i nerazzurri vittoriosi 1-0 grazie al gol di Lautaro Martinez in pieno recupero.
Diverso l’epilogo dell’edizione 2024, giocata lo scorso gennaio: il Milan, secondo in campionato, eliminò la Juventus vincitrice della Coppa Italia e poi conquistò il trofeo con una clamorosa rimonta nel derby contro l’Inter. Un precedente che aveva alimentato ulteriormente il dibattito sugli “invitati” e sulla legittimità sportiva del nuovo formato.
Napoli e Conte, caccia al terzo sigillo
Ora Napoli e Bologna si giocano il secondo titolo del 2025. Per gli azzurri sarebbe la terza Supercoppa Italiana della loro storia, dopo quelle vinte nel 1990 e nel 2014, entrambe in gara secca contro la Juventus.
Sarebbe la terza anche per Antonio Conte, che ha già sollevato il trofeo due volte da allenatore della Juventus: nel 2012 contro il Napoli e nel 2013 contro la Lazio. Un dato che rafforza ulteriormente il suo status di tecnico abituato a vincere nelle partite secche.
Bologna e Italiano, una prima volta storica
Per il Bologna, invece, la finale di Riad rappresenta una prima volta assoluta, così come per Vincenzo Italiano. Il tecnico si conferma “uomo delle finali”: questa sarà la quinta in due anni e mezzo, dopo quelle di Coppa Italia e Conference League del 2023 con la Fiorentina (entrambe perse), la seconda finale di Conference nel 2024 (ancora persa) e la finale di Coppa Italia vinta con il Bologna nella scorsa stagione.
Ora c’è l’occasione di scrivere una nuova pagina di storia. Senza invitati, senza scorciatoie. Solo titoli contro titoli, come piace a Conte e come, per una notte, torna a piacere anche alla Supercoppa Italiana.
Nessun “invitato”, nessuna scorciatoia legata al nuovo format. Esattamente ciò che Antonio Conte aveva rivendicato dopo la semifinale.
La frecciata di Conte e la risposta del campo
Dopo il successo sul Milan, Conte non aveva nascosto una punta di polemica: “Eravamo qui non per invito, ma perché ce lo siamo guadagnato”. Una frase che suonava come una critica diretta al format allargato della Supercoppa, pensato per coinvolgere quattro squadre e non più solo le due detentrici dei titoli principali.
Il Bologna, battendo l’Inter nell’altra semifinale, ha di fatto dato ragione al tecnico azzurro. Nella finale di Riad non ci sarà la seconda classificata in campionato né la finalista di Coppa Italia: all’atto conclusivo arrivano solo le due squadre che, secondo la logica storica della competizione, avevano pieno diritto a esserci.
Un ritorno alle origini della Supercoppa
È un ritorno simbolico allo spirito con cui la Supercoppa Italiana nacque alla fine degli anni ’80: scudetto contro Coppa Italia. Uno schema che si era già riproposto nell’edizione 2023, disputata a gennaio 2024, la prima con il format a quattro squadre. In quell’occasione la finale fu tra l’Inter, vincitrice della Coppa Italia, e il Napoli campione d’Italia, con i nerazzurri vittoriosi 1-0 grazie al gol di Lautaro Martinez in pieno recupero.
Diverso l’epilogo dell’edizione 2024, giocata lo scorso gennaio: il Milan, secondo in campionato, eliminò la Juventus vincitrice della Coppa Italia e poi conquistò il trofeo con una clamorosa rimonta nel derby contro l’Inter. Un precedente che aveva alimentato ulteriormente il dibattito sugli “invitati” e sulla legittimità sportiva del nuovo formato.
Napoli e Conte, caccia al terzo sigillo
Ora Napoli e Bologna si giocano il secondo titolo del 2025. Per gli azzurri sarebbe la terza Supercoppa Italiana della loro storia, dopo quelle vinte nel 1990 e nel 2014, entrambe in gara secca contro la Juventus.
Sarebbe la terza anche per Antonio Conte, che ha già sollevato il trofeo due volte da allenatore della Juventus: nel 2012 contro il Napoli e nel 2013 contro la Lazio. Un dato che rafforza ulteriormente il suo status di tecnico abituato a vincere nelle partite secche.
Bologna e Italiano, una prima volta storica
Per il Bologna, invece, la finale di Riad rappresenta una prima volta assoluta, così come per Vincenzo Italiano. Il tecnico si conferma “uomo delle finali”: questa sarà la quinta in due anni e mezzo, dopo quelle di Coppa Italia e Conference League del 2023 con la Fiorentina (entrambe perse), la seconda finale di Conference nel 2024 (ancora persa) e la finale di Coppa Italia vinta con il Bologna nella scorsa stagione.
Ora c’è l’occasione di scrivere una nuova pagina di storia. Senza invitati, senza scorciatoie. Solo titoli contro titoli, come piace a Conte e come, per una notte, torna a piacere anche alla Supercoppa Italiana.
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