Thuram gasa: «Giocare nel club di mio padre è bello, mi dice sempre di rispettare i tifosi e di dare tutto per questa maglia. Spero di vincere dei titoli con la Juve» | OneFootball

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Juventusnews24

·5 giugno 2025

Thuram gasa: «Giocare nel club di mio padre è bello, mi dice sempre di rispettare i tifosi e di dare tutto per questa maglia. Spero di vincere dei titoli con la Juve»

Immagine dell'articolo:Thuram gasa: «Giocare nel club di mio padre è bello, mi dice sempre di rispettare i tifosi e di dare tutto per questa maglia. Spero di vincere dei titoli con la Juve»

Thuram gasa e parla così del suo passato e del futuro: tutte le dichiarazioni del centrocampista francese

Il centrocampista della Juve Thuram ha parlato ai canali della Lega Serie A per analizzare il suo passato ma soprattutto il presente in bianconero.

PAROLE«Il calcio è qualcosa di magnifico. Penso che ci siano persone che riescono a esprimersi scrivendo poesie, altre che si esprimono attraverso la musica. E io credo che la mia forma di espressione sia andare in campo, giocare, correre. È un modo per mostrare chi sono, senza dover parlare davvero. Penso che sia proprio questo: per me, è un modo per esprimermi».


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GLI INIZI«Ho iniziato abbastanza presto perché andavo a vedere gli allenamenti di mio padre. Ero con mio fratello, abbiamo sempre giocato a calcio fin da piccoli. Con Marcus ho un rapporto eccezionale, andiamo molto d’accordo. Credo sia merito dei nostri genitori, che fin da quando eravamo bambini hanno fatto in modo che stessimo sempre insieme. Giocare contro di lui in campionato è un sogno che si realizza. Sinceramente, non avrei potuto desiderare di meglio. Giocare nel club di mio padre è qualcosa di molto bello, perché vedo che è davvero il club del suo cuore. Mi dice sempre di rispettare i più forti, di rispettare i tifosi e di dare tutto quando gioco per questa maglia».

SULL’ITALIA – «Sono nato in Italia, ho fatto il mio debutto qui, i miei primi cinque anni di vita li ho vissuti qui. Mi sento comunque più francese. Sono cresciuto con una cultura francese, con genitori francesi. Mi ricordo dove abitavamo. Ricordo che andavo a giocare con mio fratello. Ci divertivamo molto. Ricordo un po’ la scuola. Ricordo cosa mangiavo. È bello tornare in questa città. Riporta alla mente quei pochi ricordi che ho vissuto qui. È bello vedere questo lato della città che non si vede tutti i giorni. Perché non abitavamo proprio da questa parte. Sinceramente, fa venire voglia di vincere trofei con questa squadra».

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